Servizi puntuali per la Sanità dell’Alto Vicentino, trasporti per scuola, lavoro e turismo, sicurezza nel territorio, un innato attaccamento alla montagna e alla voglia di salvaguardarla e un’idea alternativa per evitare il prolungamento della Valdastico Nord ma garantire lo smaltimento del traffico con attenzione al territorio.
Andrea Cecchellero, sindaco di Posina, punta alla Regione Veneto e si candida al fianco del governatore Luca Zaia per metterci la faccia, a livello territoriale, sui grandi temi cari ai cittadini.
In Lega dal 2005 e al termine del suo terzo mandato da primo cittadino e con una ricca esperienza nella macchina amministrativa, spera di riuscire a poter rappresentare le istanze di un territorio che sta ancora abbastanza bene, ma che comincia a diventare ogni giorno che passa più esigente con la politica che lo rappresenta.
Cecchellero, come mai ha deciso di puntare alla Regione?
Sono un veneto orgoglioso della mia terra e da veneto vorrei avere l’onore e l’orgoglio di rappresentare il mio territorio in Regione. Un territorio che conosco bene, che ho sempre servito con dedizione e che penso mi voglia bene.
La sua esperienza? Lei è uno di quelli che ne può vantare…
Sto per concludere 15 anni da sindaco, ho fatto i tre mandati uno di seguito all’altro e sono presidente dell’Unione Montana Pasubio Altovicentino. Prima sono stato per 5 anni assessore e membro del direttivo nazionale di ANPCI (associazione nazionale piccoli comuni italiani), rappresentante per 3 anni dei comuni vicentini di confine. Sono in lega dal 2005.
In questo momento Zaia è dato per vincitore. Ma lei ha dimostrato di avere sempre condiviso i ‘grandi temi’ del governatore, primo tra tutti l’autonomia.
Sono molto orgoglioso del fatto che mai come in questo momento in veneti sono rappresentati da un governatore come Zaia, in cui mi riconosco completamente e del quale condivido pienamente la politica passata e futura. Non solo ho sposato e sposo il tema autonomia, ma anche durante l’emergenza covid e prima Vaia ha dimostrato di avere le competenze per gestire in toto la macchina ammnistrativa regionale.
Quali saranno le linee guida di Andrea Cecchellero se sarà eletto in Regione?
Non dimenticherò di avere fatto grandi lotte per la montagna, per i Comuni montani. Fondamentale è mantenere i servizi, gestire il territorio sia dal punto silvo pastorale che idrogeologico. Auspico una Sanità ‘di vicinato’, con presidi sanitari vicini anche agli utenti della montagna, per rendere meno gravosa la distanza dai servizi. Sicuramente mi spenderò per trasporti adeguati sia per scuole che per lavoro che per turismo, con piani di sviluppo turistici sostenibili che promuovano territori e prodotti, anche per dare opportunità di restare a chi vive in montagna.
E in generale per l’Alto Vicentino?
Nel territorio ritengo siano indispensabili servizi puntuali per la Sanità, risposte immediate, punti nascita, punti prelievi, distretti e medicina territoriale, un servizio di pronto soccorso efficiente con il potenziamento nelle zone disagiate e punti di primo soccorso più capillari. Vorrei anche la creazione di piazzole di soccorso. E poi c’è il Sociale, ambito in cui dobbiamo garantire servizi di assistenza, anche per non arrivare impreparati in caso di emergenza. Un sistema sociale di assistenza alle persone, che supporti persone e imprese anche in caso di necessità, che supporti con azioni sociali ed economiche.
Il covid ha messo a dura prova il mondo intero. Che cosa le è rimasto più impresso a livello sociale, se pensa alle famiglie e a come hanno risentito di una improvvisa situazione die emergenza?
Abbiamo avuto l’ennesima prova che alle famiglie bisogna dare sostegno. Non serviva il covid, lo sapevamo già ma la pandemia ha fatto uscire allo scoperto gli anelli deboli della catena. Infatti non dobbiamo assolutamente mettere in secondo piano la disabilità, ambito in cui servono assolutamente progetti innovativi. Inoltre servirebbe un sistema sanitario in grado di dare risposta anche alle problematiche degli animali, con un sistema di emergenza. Io garantisco pieno sostegno al comune di Schio per la realizzazione del nuovo canile.
Un altro tema importante è la viabilità. Tra autostrade e superstrade, stradine di montagna e traffico, l’Alto Vicentino è spesso sui giornali…
Se parliamo del turismo di montagna e del problema causato dal collo di bottiglia di Piovene, nel caso il progetto di prolungamento della Valdastico Nord non andasse in porto secondo i canoni che riteniamo corretti, io sarei per il prolungamento fino a Seghe di Velo. Sembra poco, ma avrebbe una triplice funzionalità: dare servizio alle aziende che sono vitali per il territorio, sollevare i problemi di traffico legati al turismo, garantire ad abitanti la possibilità di avere trasporti più veloci verso lavoro, scuola e ospedale. Inoltre troverei opportuna la creazione di un tunnel che colleghi la valle dell’Astico con la valle dell’Adige. Tutto questo servirebbe a non fare l’autostrada, medierebbe tra le posizioni pro e contro, ma soprattutto darebbe una risposta concreta al territorio.
E per chi ama altri mezzi?
Sicuramente mi impegnerei per il potenziamento della ciclopedonale dell’Alto Vicentino, impegnandomi sia a sostenere i progetti già esistenti sia inserendo nuovi percorsi verso Dueville, Villaverla, Thiene, Piovene, l’Altopiano e la Valle dell’Astico.
Prima del covid, Vaia è stato un altro grande scossone. A Posina, sulle montagne dell’Alto Vicentino e in Altopiano c’è stato il finimondo…
Questo ci ha fatto aprire gli occhi e abbiamo compreso anche l’importanza della Protezione Civile. C’è bisogno di un sistema capillare di protezione civile, almeno di coordinamento provinciale per approntare quello che ormai è una normalità: il cambiamento climatico crea problemi e il territorio deve essere gestito.
Solo Protezione Civile?
Assolutamente no, serve sostegno al volontariato, sia sociale che culturale e promozionale. Vorrei contribuire ad aiutare le associazioni per il Sociale, per la Cultura e le Pro Loco. E poi vorrei condizioni migliori per la sicurezza, che deve essere garantita non solo ai cittadini ma anche alle forze dell’ordine.
Perché un cittadino dovrebbe votare Andrea Cecchellero?
Mi sono sempre impegnato a portare a termine i progetti e sono una persona che, istintivamente, si mette al servizio del ruolo che ricopre. L’ho fatto da sindaco e continuerei a farlo per l’intero territorio e nel mio ruolo regionale. E’ fondamentale oggi votare la persona, è un invito che faccio a tutti i cittadini, così come si fa nelle amministrative locali. E’ opportuno estrapolare l’appartenenza ad un simbolo e votare la persona per il suo operato e per l’esperienza amministrativa, la conoscenza del territorio, la conoscenza delle istituzioni e della macchina amministrativa. In Alto Vicentino serve un punto di riferimento attivo, una persona che non si tiri indietro davanti alle sue responsabilità, un rappresentante territoriale, realmente operativo, che sia presente vicino alle amministrazioni, come purtroppo non è successo durante i periodi Vaia e covid. Voglio essere il rappresentante di un intero territorio. Il mio biglietto da visita sono la mia esperienza e quello che ho fatto, vorrei che il mio impegno potesse continuare al fianco di Luca Zaia.
Anna Bianchini