I Comuni interessati ad accedere al plafond del cosiddetto “Patto regionale verticale incentivato” avranno tempo sino a venerdì prossimo, 31 agosto 2012, per presentare, su apposito modulo, domanda alla Regione. Lo stabilisce una deliberazione della Giunta veneta approvata nel corso dell’odierna seduta, su proposta dell’assessore al bilancio e agli Enti locali, Roberto Ciambetti.

“Il fatto che le date siano così ravvicinate non dipende certo da noi – spiega Ciambetti – ma dalle scadenze fissate dalla normativa. Anzi, con un precedente provvedimento approvato lo scorso 7 agosto, avevamo cercato di guadagnare tempo, per quanto di nostra competenza, nell’attuazione del Patto introdotto con il Decreto Legge n. 95 del 6 luglio scorso, consapevoli della difficoltà di elaborare, attivare e portare a conclusione una nuova procedura amministrativa nei tempi ristretti previsti. Ci siamo attivati con grande sollecitudine quando il Decreto Legge non era ancora stato convertito, per condividere previamente con i rappresentanti degli Enti interessati, in sede di Conferenza Regione e Autonomie Locali, i termini di gestione di questa grande opportunità per il nostro territorio, la procedura operativa, i criteri di virtuosità e di riparto, anche al fine di organizzare la massima diffusione possibile delle informazioni necessarie ai Comuni”.
“Oggi – prosegue l’assessore –, dopo l’entrata in vigore il 15 agosto scorso della Legge di conversione, abbiamo provveduto ad integrare la procedura operativa già avviata, accogliendo parzialmente le proposte dell’Anci Veneto di ampliare ulteriormente a quanto già concordato in sede di Conferenza Regione e Autonomie locali, le opportunità di usufruire di spazi finanziari per i Comuni del Veneto. Nonostante i nostri sforzi di anticipare tutte le fasi di strutturazione della nuova procedura, va ricordato che la stessa deve completarsi in poco più di tre settimane, coinvolgendo attivamente oltre 250 Comuni”.
La Giunta, quindi, ha confermato tutti i parametri, i termini e le modalità operative già previste dalla precedente deliberazione, con alcune integrazioni concernenti i soli criteri di virtuosità necessari per accedere al plafond di spazi finanziari e cioè: l’effettivo rispetto del Patto di Stabilità nell’anno 2011; l’attestazione del sindaco e del relativo responsabile del Servizio finanziario, dei pagamenti dei residui passivi in conto capitale effettuabili entro l’anno in corso per i quali si richiede il peggioramento del saldo obiettivo: tale somma non potrà superare il 50% dei residui in conto capitale al 20.08.2012 effettivamente liquidabili entro l’anno 2012 e il 70 % della disponibilità di cassa dell’Ente al 20.08.2012.
Tenuto conto poi che alcuni Comuni potrebbero aver già inviato la propria richiesta con attestazione resa ai sensi della precedente deliberazione della Giunta regionale, pur dando atto della validità della stessa, se risulterà regolarmente pervenuta e compilata, si consentirà a tali Enti di aggiornare le domande e attestazioni già trasmesse.
“Ribadisco comunque – conclude Ciambetti – che quello del Patto di Stabilità è un meccanismo pessimo al quale solo parzialmente si pone rimedio con questo genere di interventi, per la cui attuazione ci siamo in ogni caso attivati con prontezza e impegno pur di garantire un minimo di ossigeno ai nostri Comuni e quindi anche alle imprese che attendono da tempo di vedere pagate dalle pubbliche amministrazioni le opere e le prestazioni che da tempo hanno eseguito. Ma il problema è che non si può continuare a chiedere rinunce e sacrifici a chi governa i propri territori con prudenza e responsabilità, tollerando, se non addirittura premiando, quelli che continuano a spendere e a sperperare perché tanto qualcuno da Roma ci mette una pezza”. *

 

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