“Se vogliamo fare a gara a chi tutela di più il proprio territorio sono pronto a presentare decine di subemendamenti, ma non funziona così. Serve un’azione di responsabilità e il primo che deve compierla è il presidente Zaia, che non può dire di volere sette Ulss e poi limitarsi a un ‘fate come vi pare’, senza presentarsi alla discussione in aula. Da aspirante candidato premier, non è bello che tradisca le promesse fatte in campagna elettorale. Voleva sette Ulss, ci dica perché ha cambiato idea”. Lo dichiara il consigliere del Partito Democratico, Graziano Azzalin, intervenendo durante i lavori dell’assemblea sull’articolo 12 del Pdl 23.
“È evidente che la discussione interna alla maggioranza sulla salvaguardia di una Ulss o di un’altra non ha niente a che vedere con i servizi al territorio, ma risponde a un diverso genere di logiche – insiste Azzalin – Finco dice che è pronto a dimettersi se verrà cancellata l’Ulss Pedemontana, ma è un ricatto, un comportamento da respingere sul piano politico: vogliamo prendere una decisione responsabile, che tuteli tutti i territori? E allora dove sta scritto che Belluno e Rovigo sono a posto con una sola Ulss? Anzi, vista la loro particolarità, si potrebbe aprire un’altra partita. Dobbiamo dare risposte ai cittadini, servono criteri trasparenti e omogenei, facendo tutti un passo indietro, senza inutili esibizioni muscolari”.
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