Nessuno vuole ammetterlo pubblicamente, ma il sondaggio di Confartigianato diffuso ieri sulle intenzioni di voto degli artigiani di Schio ha creato più di qualche malumore. Soprattutto per quella classifica dei candidati sindaco più apprezzati: Valter Orsi (civica di centrodestra) in testa, Dario Tomasi (Pd) solo terzo, dietro al leghista Alessandro Gori, e addirittura quinto Marco Tolettini (Forza Italia), dietro i grillini.

Del resto è buona regola, soprattutto nel pieno di una campagna elettorale, contare fino a dieci prima di parlare, prima di commentare. “Infastidito? Francamente no – risponde Tomasi -. E’ nella libertà di qualsiasi associazione fare domande ai propri iscritti, e se c’è libertà di domanda ci dev’essere anche libertà di risposta. L’unica cosa che davvero mi ha sorpreso è quel passaggio sui nomadi e sull’opportunità di costruire un’area a loro dedicata, con l’81% contrario. Ma chi mai ha proposto di costruire un campo nomadi a Schio? Io di sicuro no”.

Resta il giudizio positivo del 62% degli intervistati sull’amministrazione uscente, anche se Tomasi, che del sindaco Dalla Via è idealmente il successore, nella famosa classifica è appena terzo. Una contraddizione? “Ho molto rispetto per le categorie – spiega ancora Tomasi -, è positivo che gli artigiani, perché solo di un loro campione stiamo parlando, abbiano un buon giudizio sugli ultimi anni di governo della città. Poi magari nella persona del futuro sindaco individuano figure e persone più vicine a loro. Io non mi scompongo e continuo nella mia campagna elettorale. Ascolto molto, leggo e m’informo, quello sì. E non solo il parere degli artigiani. Le campagne elettorali hanno questo di buono: fanno emergere le necessità, gli stati d’animo più reali. Un vero termometro delle opinioni. E sa qual è l’elemento principale che emerge nei confronti, nei contatti giornalieri che ho? Al primo posto c’è il tema del lavoro. Al secondo anche. E non solo come necessità immediata di reddito, ma ricerca di una soluzione in prospettiva. Ecco dunque che io, come candidato sindaco, non posso non mettere in primo piano il tema dell’attrattività della città”. 

Stessa linea, pur nella marcata differenza di schieramento, per Marco Tolettini, candidato sindaco sotto le insegne di Forza Italia. “Prendo atto del loro punto di vista – commenta Tolettini dal ‘basso’ del suo quinto posto – ma è bene ricordare che non si tratta di un campione statistico attendibile, assolutamente non rappresentativo delle reali intenzioni di voto della città. E’ un universo limitato, un micro campione di una categoria che si esprime. Gli artigiani voterebbero volentieri un artigiano. Bene, ne prendo atto. Ma se chiedessimo agli ingegneri forse avrebbero più simpatia per un ingegnere come me. Comunque massimo rispetto per i temi affrontati e soprattutto delle risposte. Capisco poco solo la domanda sui nomadi, non mi risulta che l’argomento sia nel programma di qualche candidato. Anche Tomasi ha risposto così? Beh, allora sono d’accordo con lui”.

Ma alla fine, Tomasi e Tolettini, siete davvero messi così male nella campagna elettorale? Avete vostri sondaggi? Siete ottimisti? Parola a Tomasi: “Fin da ragazzino sono abituato a correre fino a tagliare il traguardo. E solo dopo mi volto a guardare il tabellone con i tempi. Ora non sono più un ragazzino, ma la mentalità è rimasta la stessa. Aspettiamo la fine, poi si vedrà. Sondaggi? Non commissionati direttamente da me. Qualche numero però gira… Diciamo che non sono particolarmente preoccupato”. Stessa domanda a Tolettini: “Essendo credente, e visto che sono in fondo alla loro classifica, mi viene da dire: beati gli ultimi che saranno i primi. Battute a parte, noi siamo tranquilli, le nostre aspettative continuano ad essere positive. I dati che abbiamo dicono altro, disegnano un quadro opposto da quello presentato da Confartigianato. Ma anche questo conta poco, da qui al 25 maggio c’è ancora tanto spazio per incontri, riflessioni, valutazioni. E comunque, come diceva il mitico Boskov, ‘Partita finisce quando arbitro fischia’. Ecco, aspettiamo il voto degli scledensi. Poi ci sarà tempo per valutare e commentare”.

di redazione Thiene on line

 

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