Non ci ha messo molto il centro sociale Arcadia a replicare ad Alex Cioni, coordinatore di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e con toni accesi ha negato fortemente di ricevere contributi pubblici per la gestione del gruppo. “Il nostro e’ uno spazio interamente autogestito – hanno spiegato gli esponenti di Arcadia – ci finanziamo grazie alle varie attività che offriamo alla città di Schio e al territorio dell’Alto Vicentino: dagli affitti agli allacciamenti , a tutte le spese di mantenimento dello spazio. Siamo completamente autonomi dal punto di vista economico”.

Dopo una prima risposta di carattere generale, Arcadia si è soffermata più nel dettaglio e ha sottolineato: “Essendo le nostre quattro mura aperte a tanti e soprattutto al dialogo e alla collaborazione, esistono varie associazioni che animano il nostro spazio e che promuovono attività sociali e culturali, anche in collaborazione con il Comune, senza però mai abbandonare i valori che ci contraddistinguono, come l’ antirazzismo, l’antifascismo, la socialità, la solidarietà e la libertà e che, in base alle attività proposte ricevono quando possibile finanziamenti per coprire le spese.  Ma questo non significa ricevere soldi dal Comune per la nostra sopravvivenza, per la quale ci autofinanziamo completamente”.
A Cioni contestano l’ essersi rivolti direttamente alla stampa invece che chiedere informazioni all’amministrazione comunale, che avrebbe potuto esaudire le sue richieste senza scatenare il polverone mediatico. Arcadia incalza anche con l’accusa di “non saper come impiegare il tempo se non facendo illazioni contro il centro sociale’. E conclude : “Ci vediamo nelle piazze perché, a differenza di quanto tu pensi, noi non siamo mai stati rinchiusi nelle nostre quattro mura, che tra l’altro sono le più aperte della città”.

Anna Bianchini

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