Arriva la risposta dell’assessore al Bilancio al Comune di Schio Franco Benvenuti, che replica al consigliere Alberto Bressan, che, dopo la pubblicazione dell’elenco dei comuni ‘virtuosi’ aveva chiesto spiegazione sul perchè il ‘suo’ non comparisse nella ‘scaletta’. Tra i comuni menzionati, quello di Breganze, Zane’ e Malo.

“Più che una graduatoria si è trattato di far girare una pallina sulla roulette. Per definire la virtuosità finanziaria si è deciso di guardare ad un solo anno, invece di prendere in considerazione più annualità.

Così si sarebbero potute evitare le casualità e ci sarebbe stata una valutazione più equa. Abbiamo già chiesto se è possibile avere la graduatoria per capire comunque la nostra posizione. Siamo dispiaciuti certo, ma siamo anche consapevoli che su certi parametri (presi in esame dal mero punto di vista finanziario) abbiamo semplicemente fatto scelte diverse di quelle che a posteriori sarebbero servite per occupare i primi posti. E’ il caso dello spostamento nell’ultimo quadrimestre dell’anno del pagamento della tassa rifiuti per non pesare a giugno sulle famiglie. Questo comporta che l’accertamento avviene nell’anno successivo e questo ci ha penalizzato. Ma è una scelta di cui hanno beneficiato le famiglie scledensi e questo è quello che contava. Lo stesso si può dire sul fronte dell’avanzo di amministrazione, che dipende anche dalle opere realizzate per la città: sarebbe bastato non fare qualche opera per accrescere l’avanzo. Ma frenare lo sviluppo, non investire è indice di virtuosità? O forse è solo una vittoria di Pirro?”.
L’elenco dei Comuni virtuosi è stato redatto sulla base di quattro parametri meramente finanziari e applicati su un solo anno di riferimento, il 2009. Questo dà alla graduatoria un alto tasso di casualità legata alle specifiche situazioni finanziarie dei Comuni nell’anno di riferimento. Non vengono quindi tenuti in considerazione il tasso di investimenti in opere realizzate, i servizi erogati ai cittadini o la buona gestione (per la quale ci sono 10 parametri fissati dal Ministero, che il Comune di Schio rispetta totalmente). Tra i parametri rientra ad esempio il rispetto del Patto di Stabilità (sempre rispettato dal Comune di Schio), l’avanzo di amministrazione specifico del 2009 (che dipende anche dall’impatto sul bilancio degli investimenti in opere fatte in quell’anno). O ancora il rapporto tra accertato e riscosso.

di Redazione Thiene on line

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