‘Il protocollo d’intesa con la Prefettura fa schifo’. Con queste parole, Alessandro Gori, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Schio ha esordito  in consiglio comunale dove andava in scena la querelle tra opposizione e maggioranza sulla firma al ‘compromesso’ con la Prefettura, circa l’accoglienza degli immigrati in Altovicentino.

Il professionista ha definito ‘schifo’ contenuti e forma del documento che è stato firmato da 25 sindaci di destra e sinistra, mancando di rispetto a chi crede in quell’atto, su cui ha anche lavorato a lungo attorno ad un tavolo. Un tavolo al quale era seduto anche il sindaco Valter Orsi, che inizialmente sembrava in linea con i colleghi.

Da loro, è evidente, si sta staccando per dare ascolto al suo variopinto gruppo. Poi, l’uscita di  Alessandro Gori, che non ha avuto certamente peli sulla lingua l’altra sera, quando ha deciso di dire in diretta streaming come la pensava su quell’accordo, che non condivide. Liberissimo di farlo ed è apprezzabile il suo coraggio delle idee, che provengono da un partito come la Lega Nord, che, in generale la pensa così sull’immigrazione.
Tutto in linea, ma non sappiamo fino a che punto abbia fatto fare una bella figura al sindaco, che con scadenza quasi giornaliera, siede a riunioni che decidono le sorti di servizi cari ai cittadini. Tavole rotonde dove fare cordata a volte significa ottenere dei risultati che si traducono in benessere per la gente comune di cui Orsi è rappresentante. Definire ‘schifo’ un protocollo al quale hanno aderito la maggior parte dei sindaci-colleghi di Orsi è stata una prova di coraggio che però, stride con lo sforzo e la necessità dei sindaci dell’Altovicentino di rimanere uniti e fare territorio.
N.B.

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