Dimissioni di Luca Lapo, ex Fratelli D’Italia in qualità di Vice Responsabile Disabilità e Equità Sociale della Regione Veneto.
“Ho realizzato progetti e convegni (disabilità e bullismo nelle scuole) da solo senza il sostegno e il supporto del gruppo. Ho chiesto la motivazione del mancato coinvolgimento e mi hanno dato una risposta che non tengo opportuno rendere pubblica, ma sufficiente per capire che mi trovavo nel posto sbagliato – scrive Lapo nel suo comunicato stampa – . Ho dato le dimissioni perché credevo di poter rappresentare ed aiutare efficacemente col mio operato la categoria protetta dei disabili. Se non viene considerato importante il mio operato: dare visibilità alle persone disabili, parlare di bullismo nelle scuole e motivare i ragazzi affinché abbiamo più autostima per affrontare le insidie del quotidiano e ancora, dare una nuova prospettiva di vita ai carcerati per mezzo della musica ed altri progetti che ho ancora da realizzare, se tutto questo mio impegno è considerato di poco valore, allora, io per primo mi sento profondamente offeso e pure ferito, anche al pensiero di tutte le famiglie che sono coinvolte direttamente dalla disabilità e che meritano sostegno e rispetto. Non ho mai attribuito un colore o una particolare appartenenza politica al mio operato e ripeterò all’infinito che disabili si nasce, ma lo si può diventare anche a seguito di un banale incidente o malattia. Non si può restare indifferente ad una tale “tematica”. Penso anche ai genitori che hanno un figlio disabile e che si aspettano un seguito negli aiuti per i loro figli anche dopo la loro morte quando avranno maggiormente bisogno”.
“Ringrazio l’onorevole Sergio Berlato per avermi chiesto di non abbandonare il mio impegno e tutte le attività che ho svolto con dedizione nel gruppo perché erano importanti, l’unica persona che ha preso posizione e che tuttora non vuole che abbandoni – conclude – . Comunque, anche a Roma sanno delle mie dimissioni e ne conoscono le motivazioni, e il Presidente Giorgia Meloni mi ha scritto in forma privata. Continuerò il mio operato e le mie “battaglie” e voglio schierarmi con le persone vere che vivono le problematiche e credono nelle “tematiche” della vita quotidiana. Per questo motivo, ho scelto per Schio la lista “Uniti Si Vince”. Io non mi arrendo!