40mila euro per le scuole scledensi. Non saranno tantissimi, ma con i tagli del governo centrale e le difficoltà dei comuni che cercano di rattoppare i buchi di una coperta sempre più corta, sono tantissimi e la dicono tutta sull’impegno che l’assessorato all’Istruzione rappresentato da Roberto Polga vuole onorare per tenere alto il profilo delle scuole di cui si occupa. Ieri mattina, il vicesindaco ha illustrato alla stampa locale i progetti in corso e in embrione dei tre istituti comprensivi. Presente alla tavola rotonda che si è tenuta al Comune, anche Roberto Santacatterina, presidente dell’Associazione Genitori, che a Schio fa la parte del leone perchè la qualità nei luoghi in cui avviene la formazione di chi rappresenta il futuro sia garantita.
‘Il Comune di Schio è a sostegno delle scuole e lo dimostra non tagliando alcun fondo in un periodo di crisi – ha esordito l’assessore Polga – esiste una collaborazione tra dirigenti scolastici e genitori che è un punto di forza per la nostra città, che riesce a scavalcare le mille difficoltà con un dialogo costante e produttivo per i giovani. Noi mettiamo a disposizione i soldi, ma poi sono gli addetti ai lavori che decidono, che scelgono secondo quelle che sono le necessità, che ogni singolo istituto ha. Alla fine sono i presidi che stabiliscono la destinazione dei fondi’.
20151216_123148_resizedSviluppo dell’integrazione degli alunni portatori di handicap. Interventi individuali e collettivi volti a qualificare il sistema scolastico e formativo nonchè ad accrescere la frequenza e lo sviluppo delle scuole dell’infanzia. Queste le priorità, ma c’è molto altro come l’attenzione al disagio giovanile, che va prevenuto affinchè non si trascini negli anni. Le statistiche dimostrano infatti, che affrontare le problematiche di un alunno nelle relazioni ad esempio con i suoi pari, con insegnanti o genitori, significa avere la possibilità di estirpare il disagio, che può accrescere e diventare patologico se non individuato tempestivamente.

Cyberbullismo e rischi della rete

Ieri mattina, si è parlato anche di cyberbullismo, una vera e propria piaga sociale sulla quale è concentrata l’attenzione delle scuole con i prima linea i genitori che sono consapevoli dei rischi della rete e dei social network, ai quali occorre educare i ragazzi perchè ne facciano un uso corretto.

Sportello Primarie in ascolto: 30 chiamate

Fiore all’occhiello inoltre, è lo sportello di consulenza che esiste nelle scuole primarie dove si è messa in atto da un paio di mesi un’opportunità educativa come aiuto e sostegno per docenti e genitori, oltre che di alunni, dei quali vengono affrontate le varie problematiche con il coivolgimento delle varie parti, che possono essere ascoltate, possono confrontarsi e interagire. Lo sportello gestito dal Ceis nelle tre scuole primarie di Schio ha già ricevuto 30 richieste d’aiuto e il progetto è ancora in fase di crescita sul modello che emergerà con l’esperienza.

20151216_123156_resized‘Salviamo Marconi e liceo classico’

Alla fine dell’incontro, è stato lanciato un allarme da parte di Santaccaterina che ha chiesto che venga salvata la scuola primaria Marconi che ha già perso una classe. Il presidente dei genitori ha inoltre, chiesto attenzione sul liceo classico, che merita interventi e aiuti perchè rimanga una realtà importante per Schio.
‘Genitori, scuola e Comune – ha sottolineato Santacatterina – non devono smettere di dialogare mai per il bene dei ragazzi. Questa sinergia ha già creato cose bellissime come il tempo pieno che rappresenta una preziosa risorsa. Questo rapporto di collaborazione si deve fondare sul rispetto dei ruoli che non vanno mai prevaricati, lasciando fare il proprio mestiere agli educatori, che nei genitori devono vedere delle figure alleate e non dei nemici che contrastano i loro medoti d’insegnamento o il loro modo di fare’.
Natalia Bandiera

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