Non sarà ammesso in consiglio comunale né nei luoghi previsti dalla legge l’ingresso senza green pass. Lo assicura il sindaco di Schio Valter Orsi, dopo le polemiche, che in questi mesi non sono mistero, dati i ‘tafferugli’ sui social, che hanno portato alla luce le varie posizioni sul green pass.

Discussioni su facebook ne abbiamo lette tantissime e mentre a Thiene, in seno al consiglio comunale, si percepisce una linea comune in tema vaccini, sia da parte di maggioranza che opposizione, a Schio è stato un continuo far circolare screen shot che la dicono tutta su posizioni no vax.

Sul tema sono intervenuti direttamente Maura Fontana del Gruppo Misto, Carlo Cunegato e Giorgio De Zen di Coalizione Civica Schio e Leonardo Dalla Vecchia del Pd, che presenteranno una domanda di attualità  a sindaco e giunta per conoscere la posizione dell’amministrazione in merito a green pass e vaccini. Lo faranno alla prossima seduta di consiglio comunale.

La preoccupazione delle minoranze è che al consiglio  partecipino consiglieri che “appellandosi alla privacy potrebbero fare accesso agli scranni dell’aula senza esibire la carta verde”.

“I consiglieri che scelgono di non vaccinarsi dovrebbero restare a casa e seguire il consiglio via web, l’esempio dopo la imponente campagna vaccinale del governo, dovrebbe partire proprio dalle istituzioni – spiega Maura Fontana – Schio ha avuto un’immagine ambigua agli occhi della comunità dell’Alto Vicentino ed il sindaco Valter Orsi si è ritrovato con una maggioranza, con alcuni elementi che non hanno fatto mistero della loro posizione no vax. Non sono mancati i post su facebook, in cui alcuni appartenenti al gruppo di Orsi hanno addirittura ostentato la loro scelta di non avere il green pass, come se chi ce l’ha ed è in regola con quanto richiesto dalla società civile, fosse uno sfigato. Siamo al paradosso perché oggi dobbiamo fare i conti con una frangia ‘ribelle’ che osteggia i vaccini che salvano la vita e passa ore e ore sui social a spiegare senza dati scientifici come il siero anti covid sia superfluo”.

L’argomento vaccini tocca personalmente Maura Fontana, che essendo disabile e pluri trapiantata ha pregato a mani giunte, quando il vaccino non esisteva ancora e l’emergenza covid mieteva vittime, che qualche ricercatore lo sviluppasse. E’ stata una delle prime a chiedere di vaccinarsi, date le sue condizioni da immunodepressa, ma si è dovuta scontrare con chi l’ha quasi ridicolizzata per quella ‘fragilità’,  che la rendeva ansiosa e preoccupata.

“Lo sanno tutti a Schio che molti appartenenti alla maggioranza di Orsi hanno in prima battuta sottovalutato, c’era addirittura chi portava discussioni scientifiche negando la pericolosità del virus senza alcuna competenza in medicina. A questo Orsi non ha mai reagito con polso fermo, ricordando di essere un sindaco, ma più preoccupato invece di ‘sedare’ l’animo dei riottosi. Il sindaco si è sempre detto dalla parte della sanità, fa parte della conferenza dei sindaci dell’Ulss 7 distretto 2 e mettere a disposizione una sede per i vaccini non significa essere dalla parte della scienza. Li ho ascoltati con le mie orecchie i discorsi di alcuni del suo gruppo, quando discutevamo dei vaccini. Mi sentivo dire: ‘Assa ca seo fanno lori‘, con una superficialità da brividi. Diciamolo chiaro, Orsi, a differenza della maggior parte dei sindaci dell’Altovicentino, non ha mai preso una posizione chiara. Se fosse stato dalla parte della scienza, avrebbe fatto un discorso istituzionale e di buon senso, facendo capire ai no vax e no green pass che l’emergenza sanitaria non è solo rischio di prendere il Covid. Chi non si vaccina, lo dimostrano i dati scientifici, rischia di finire in terapia intensiva, di occupare posti letto e di sottrarre energie ai medici che sono già in carenza cronica di organico. Se devi curare i malati di Covid, sottrai professionalità ai malati oncologici, alle vittime di incidenti stradali e di infarto, per fare un esempio, che rischiano di non trovare posto perchè già occupato da chi, se fosse vaccinato non avrebbe bisogno di cure ospedaliere. Questo discorso mi sarei aspettata che il sindaco della città più grande dell’Altovicentino facesse senza avere paura delle reazioni dei no vax”.

Spegne le polemiche Valter Orsi  

Non si scompone per la polemica, ma ricorda la legge il primo cittadino di Schio, che sottolinea: “La nostra posizione è sempre stata chiara, a sostegno della campagna vaccinale generale e della Ulss7 Pedemontana, con la quale collaboriamo e alla quale abbiamo dato disponibilità di due grandi strutture. In base alla privacy io non posso chiedere chi è vaccinato e chi no, ma la legge è molto chiara su come si deve agire in questo ambito. Il vaccino non è obbligatorio, da metà ottobre sarà obbligatorio il green pass. Ne abbiamo parlato e tutti condividiamo, con buona pace dei consiglieri che ci vogliono discordi. Abbiamo sempre applicato le norme agli eventi, alle manifestazioni ed in ogni circostanza e continueremo a farlo – continua il sindaco – Io accetto la libertà di pensiero, che auspico sia sempre reciproca”.

Pieno sostegno alla campagna vaccinale dalla giunta. “Per quanto riguarda le vaccinazioni, siamo tra i Comuni che hanno dato maggiore appoggio all’azienda sanitaria locale, abbiamo due strutture impegnate da mesi, pur consapevoli che stiamo bloccando altre attività, ma è stato scelto di fare così perché la priorità è la campagna vaccinale – conclude Orsi –. Da metà ottobre il green pass verrà richiesto a tutti, non esiste minoranza o maggioranza, ma solo il rispetto della legge”.

di Redazione AltoVicentinOnline

 

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