Schio casa sua. Valter Orsi è riuscito in un’impresa che sembrava impossibile e nella sua Schio, dove il centrosinistra ha la sua roccaforte e ha riconquistato parecchi punti e dove la Lega ha schierato i suoi pezzi da novanta per poi agguantare un risultato eccezionale alle europee, lui da solo ha asfaltato tutti.

E’ arrivato in piazza Statuto arruffato, con le lacrime agli occhi e la faccia di quello che non ha dormito tutta la notte.

“Quando ho visto i risultati delle europee ho pensato che, bene che andasse, ce la saremmo battuta al 30%”, ha detto con la voce strozzata e le mani rigide.

Giusto il tempo di festeggiare con il suo gruppo, tutti increduli e commossi. E’ andato anche a loro il primo pensiero di Orsi, che ha voluto ringraziare i cittadini ma anche i “suoi uomini, senza i quali il risultato sarebbe stato impossibile”.

E adesso si torna a lavorare, nel municipio che non rimarrà ‘barcollante’ nemmeno nelle due settimane previste per il ballottaggio.

“Già da domani sono all’opera con gli uffici per dare il via ai lavori predisposti nel bilancio – ha commentato Orsi – In realtà non abbiamo mai smesso di lavorare. Ero molto preoccupato per l’effetto di trascinamento del grade risultato ottenuto dalla Lega alle Europee, poi quando è iniziato lo scrutinio quasi quasi avevo bisogno del defibrillatore. Penso che i cittadini ci abbiamo premiato perché abbiamo sempre lavorato n modo serio e professionale con tutti gli apparati e abbiamo portato a casa grandi risultati dalla Regione, dalla Comunità Europea, dalle istituzioni e dalle associazioni. Se c’è una cosa di cui sono certo è che non

servono ‘santi in Paradiso’ quando si lavora bene e si vuole far crescere un territorio. Serve piuttosto una comunità che condivida il percorso. La gente non ha paura di fare sacrifici quando comprende il tuo progetto e dove vuoi andare a parare, ma bisogna saper dire la verità. Non si può pensare di governare acquistando la fiducia della gente colpendoli alla pancia con slogan, perché gli slogan finiscono il giorno dopo”.

Facendo un paragone con le europee, sorge spontaneo il chiedersi a chi abbia portato via i voti Orsi. “Abbiamo portato via voti a tutti – ha continuato – Ci è stata riconosciuta la competenza guadagnata in 5 anni di lavoro. Devo ammettere che pensavo che l’elettorato non facesse la differenza tra amministrative ed europee, invece gli elettori hanno dato valore alle persone. Si riparte dal progetto di piazza Statuto da affidare, dall’impianto di Poleo da certificare per ottenere gli investimenti, dal primo stralcio del Destra Leogra, dal credito per l’impianto di atletica e da una serie di interventi in corso. Sia chiaro – ha concluso Orsi – che questo non è il risultato del sindaco, ma di un gruppo che lo ha circondato e lo circonda sempre. Un gruppo che conta oltre cento persone e, onestamente, non so se ci sono altre strutture politiche così”.

Il commento degli sconfitti

Una lezione di stile arriva da Leonardo Dalla Vecchia e da Marco Vantin, candidati rispettivamente di centrosinistra e Movimento 5 Stelle, che sono venuti di persona durante le fasi finali dello scrutinio per commentare i risultati con i giornalisti.

“Siamo soddisfatti perché abbiamo ottenuto nelle politiche un risultato migliore rispetto alle aspettative – ha detto Leonardo Dalla Vecchia – Speravamo nel ballottaggio mala vittoria di Orsi è stata netta fin da subito. Ora ripartiamo da qui, con una squadra giovane e compatta, pronti per riconquistare la città”.

“Faccio i miei complimenti a Orsi, personaggio carismatico che ha amministrato bene ed è stato premiato per questo – ha sottolineato Marco Vantin – Mi dispiace per il mio risultato, che è stato trascinato dal pessimo andamento del Movimento 5 Stelle nel Nordest. Visto i complimenti ricevuti nei giorni scorsi speravo in un risultato maggiore. In questi 5 anni mi sono impegnato moltissimo e ho studiato tanto, speravo in un risultato maggiore. Oggi sono un po’ scoraggiato, ma domani ricomincio con grinta, anche perché tra 5 anni si gioca una nuova partita”.

Non si è fatta vedere Ilenia Tisato, che ha mandato a dire di avere la febbre.

Anna Bianchini

 

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