A quasi un mese di distanza dalla approvazione della legge sulle Unioni Civili, il Sindaco di Schio, Valter Orsi, afferma di non voler celebrare alcuna unione tra persone dello stesso sesso.
Dichiarare che l’amore tra due persone è riconoscibile ma non può essere considerato famiglia, è fortemente contraddittorio. “Ancora una volta il Valter Orsi dimostra di non saper essere il Sindaco di tutti. Voler privare i cittadini dei diritti riconosciuti dalla legge, solo a
causa del loro orientamento sessuale, rappresenta una grave forma di omofobia” . Sono le parole di Mattia Stella, Presidente di Arcigay Vicenza. E questa reazione era nell’aria dopo le parole forti di Orsi che lo ha dichiarato a grandi lettere il suo pensiero, circa le unioni gay. Un pensiero ‘chiuso’ rispetto ai tempi, che adesso lo collocano tra gli intolleranti a quello che è un percorso culturale sul quale la città di Schio lavora da anni per abbattere certi pregiudizi e ignoranze, che non fanno onore alla cultura moderna.
‘È l’ Associazione Italiana di Psicologia a spiegare come, secondo i risultati delle ricerche condotte negli ultimi decenni, non sono né il numero né il genere dei genitori a garantire la qualità degli affetti all’interno di una famiglia – sottolinea Stella – Essere bravi genitori dipende dalla capacità dei singoli di sapere amare e prendersi cura degli altri. Inoltre i recenti gravi fatti di cronaca provano come nemmeno le cosiddette “famiglie tradizionali” siano immuni a violenza e soprusi .
Conclude Stella:” Un Sindaco che non rispetta la legge, lancia un messaggio negativo alle nuove generazioni
e discrimina le tante coppie omosessuali residenti nel territorio”.
di Redazione Thiene on line