Luciano Parolin prende posizione contro la vittoria di Andrea Zanoni di riaprire le aree verdi pubbliche ai cani. La sentenza del tar che ha dato ragione all’europarlamentare Idv ha indispettito parecchio l’ex candidato sindaco a Thiene ed ex esponente Idv, che accusa la sentenza di ‘buonismo ambientalista che toglie spazio agli uomini per darlo ai cani’.

‘I parchi, le aree verdi e i giardini – sostiene Parolin – dovrebbero essere destinati in primis ai bambini per correre, saltare, giocare a palla, andare in bici. Il tutto senza rischi o pericoli di nessun tipo, cosa che avviene molto spesso quando, cani lasciati liberi senza museruole e magari di grossa taglia, incutono timore o paura nelle persone che frequentano i giardini. Senza poi parlare degli escrementi lasciati in giro dai padroni dei cani. Con questa sentenza si è dato spazio ai cani, ma ne è stato tolto agli uomini’.

Nel 2009 il Comune di Schio aveva emanato un’ordinanza che vietava l’ingresso ai cani nei parchi pubblici cittadini. Tale ordinanza prevedeva anche una multa di ben cento euro per chi avesse attraversato le aree verdi in compagnia del proprio cane. Andrea Zanoni, europarlamentare Idv, si era lanciato in una battaglia contro il comune per eliminare questa sentenza, e il Tar gliel’ha data vinta.

 

‘E’ una grande vittoria di civiltà – ha sottolineato – si trattava di un provvedimento ingiustificato ed eccessivo. Mi auguro che anche altri comuni eliminino questi divieti. Con questa sentenza – ha concluso – abbiamo salvaguardato i diritti di migliaia di cittadini che potranno così continuare a portare i nostri amici a quattro zampe in queste aree pubbliche’.

Ma Luciano Parolin, che in passato aveva un pastore tedesco al quale era molto affezionato, non ammette che questa si possa definire una vittoria, perché secondo lui le aree verdi devono essere riservate agli esseri umani. ‘Non sono assolutamente contro i cani – ha spiegato – il fatto è che ci sono troppi padroni di cani che non rispettano le regole del buon comportamento. Danno per scontato che i loro cani siano buoni e non facciano paura e non si sentono in dovere di raccogliere le deiezioni’.

Si mettano l’animo in pace coloro che sperano di poter passeggiare felici con i loro amici a quattro zampe nei parchi cittadini, Luciano Parolin non intende abbassare la guardia e battaglierà con tutte le sue forze perché la sentenza rimanga in vigore. ‘Anche perché – ha ribadito – non credo sia il caso che tutti i comuni debbano cambiare tutte le insegne nei parchi. Comunque, io credo che la presenza di cani per le strade, nelle piazze, nei parchi, costituisca non solo un problema igienico sanitario ma soprattutto di sicurezza per i minori. Inoltre, la sentenza del Tar ha condannato lo Stato al pagamento delle spese legali a favore della Lac. Questa non è vittoria della civiltà, – ha concluso – è pura demagogia nel nome del buonismo ambientalista ormai giunto al traguardo. Per chi sporca ed insozza marciapiedi, muri, aiuole, per chi avvelena l’acqua o sega piante secolari ci deve essere una sanzione’. E questa sanzione, chiaramente, non va attribuita all’ignaro migliore amico dell’uomo, quanto piuttosto al suo qualche volta non ben educato padrone.

A.Bia

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