“Prendo atto con piacere che la richiesta di trasparenza, sui costi del Project, è stata approvata dal consiglio comunale di Schio. Mi spiace e sono rammaricato dell’astensione del gruppo Lega, in particolare. Trasparenza e partecipazione, erano due punti chiave del programma Lega Nord presentato dal sottoscritto nella campagna elettorale del 2009, programma ampiamente condiviso e sostenuto da tutti i candidati.

Vedere alcuni di questi arrampicarsi sugli specchi per non appoggiare un documento, arrivato in consiglio tramite gli istituti di partecipazione popolare, che chiede trasparenza sulla
questione dei conti sanitari del nostro ospedale mi sembra veramente ipocrita. Da quando la questione del nuovo ospedale, presentata dall’allora dg Sandro Caffi, la Lega Nord di Schio guidata dal sottoscritto e da altri segretari ha sempre guardato oltre gli schieramenti ed i colori politici, numerose sono state le iniziative che ci hanno visto coinvolgere i vertici politici leghisti, regionali e non, per chiedere trasparenza e garanzie sui servizi. Le garanzie ci
 furono date in più occasioni, pubbliche e private, la mia scelta di lasciare il movimento è motivata, in parte, anche dal mancato rispetto di quelle stesse garanzie. Questa cosa è ben nota al direttivo di sezione e dal gruppo consigliare. Non ho mai ritenuto responsabili le persone che si sono candidate e sono state elette con me in consiglio, ma vedere che ora, si cerca di scaricare su altri le responsabilità, non può lasciarmi indifferente, avrei preferito un loro silenzio, ma, la difesa ad oltranza e lo scaricabarile NO, li rende complici. I responsabili ci sono ed in gran parte sono nelle cariche regionali che negli anni hanno visto le sedie regionali scaldate da sederi leghisti. Con quale coerenza, la lega scledense, taccia di strumentalizzazione quanto avvenuto in consiglio comunale? Dopo quanto loro stessi hanno fatto in merito al centro storico, dove giustamente i commercianti si sono mobilitati contro un’azione non condivisa dell’amministrazione, mi sarei aspettato che di fronte alla mobilitazione di centinaia di altre persone il loro comportamento fosse lo stesso, invece no, i responsabili, che hanno tradito Schio, portano la loro stessa casacca allora è strumentalizzazione. Una città, o la si ama, o la si usa; io l’ho amata, l’ impegno che presi di fronte agli elettori fu di difenderli sempre, anche a costo di andar contro agli amici, così, purtroppo è stato. Invito gli amici che, come me, non possono chiudere gli occhi di fronte a ciò che sta accadendo di non continuare nella loro azione che di fatto li mette contro gli interessi degli scledensi. E’ chiaro che la politica è particolarmente vulnerabile nel periodo di campagna elettorale, come è vulnerabile quando si chiamanoper nome i responsabili e li si vanno a toccare con mano, ma, se non si fa così, purtroppo, il tempo passa e tutti sperano che la gente si adegui e dimentichi; questo non lo permetteremo.”

Valter Orsi

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