Strade, tecnologia e sviluppo della città. Su questi 3 temi si sono confrontati ieri sera a palazzo Toaldi Capra i 4 candidati sindaco di Schio, convocati dal Collegio degli Ingegneri per far comprendere ai professionisti ed al pubblico presente le loro idee di sviluppo in caso di vittoria alle prossime elezioni amministrative.

Moderati da Franco Maitan su domande specifiche, i candidati hanno illustrato le loro posizioni.

Il centro di Schio, con le piazze Statuto e Almerico (il Bao) e i modi per renderlo più attrattivo, sono stati il tema del primo quesito.

Secondo Ilenia Tisato, candidata sindaco con la Lega, bisogna combattere il degrado degli edifici convincendo i proprietari ad intervenire sugli immobili e là dove non fosse possibile intervenire si potrebbe demolire. “Gli edifici comunali devono essere sistemati e devono essere i primi a dare il buon esempio”. Secondo Leonardo Dalla Vecchia, candidato del Pd e della coalizione di centro sinistra, la stazione dei treni deve rimanere in centro e fungere da ‘polo’ per l’interscambio del traffico. In centro si dovrebbe creare un grande parco collegando Valletta e ex ospedale e “bisogna riaprire ai cittadini la parte esterna della Fabbrica Alta ottenendo al tempo stesso finanziamento da governo ed Europa per la riqualificazione. In piazza Statuto bisogna togliere il parcheggio e portar5ci delle funzioni attrattive”.

Secondo Marco Vantin, consigliere e candidato del Movimento 5 Stelle, sarebbe opportuno indire un concorso di idee per trovare la migliore soluzione per piazza Almerico, mentre piazza Rossi andrebbe chiusa al traffico la domenica. “Sono d’accordo sul recuperare la Fabbrica Alta, ma senza dimenticarci del suo archivio storico”. Valter Orsi, sindaco uscente che corre per la riconferma, il progetto realizzato con Cuore di Schio si è rivelato la ‘chiave’ per ‘inizio del rilancio del centro. “Abbiamo ottenuto dalla Regione 5 milioni di euro ed il riconoscimento di ‘Città del commercio’ – ha detto Orsi – per la sistemazione delle piazze servono circa 3 milioni di euro, bisogna rifletterci e valutare, non si possono fare ai cittadini promesse irrealizzabili”.

Viabilità sostenibile e a basso impatto ambientale hanno trovato d’accordo Orsi, Dalla Vecchia e Vantin, con il primo cittadino che ha spiegato il progetto da 500mila euro relativo al grande anello ciclopedonale che collega verso Arsiero. Ad Ilenia Tisato che ha evidenziato la necessità di realizzare il Destra Leogra, Orsi ha confermato il finanziamento del primostralcio. Per la stazione dei treni, se Dalla Vecchia vuole tenerla in centro mentre Orsi aveva proposto di decentrarla, Vantin ha proposto un sovrapasso naturale dell’altezza di 7 metri. Secondo Dalla Vecchia, la soluzione ideale per il traffico sarebbe garantito da mobilità flessibile e a chiamata e da un rapporto più efficace di vicinato per condividere le tratte in auto.

La domanda relativa a rifiuti ed inceneritore ha ottenuto risposte diverse. “Dobbiamo ridurre i rifiuti da incenerire e dare una bolletta puntuale sui consumi, come ha fatto Santorso”, ha spiegato Dalla Vecchia. Secondo Orsi, il raggiungimento del 76% della raccolta differenziata permetterebbe di chiudere la linea 2 dell’inceneritore, progetto caro anche al pentastellato Vantin. “A Schio abbiamo mosso oltre un milione di euro l’anno da far girare nell’economia locale grazie a sconti dal 10 al 40% per ristrutturazioni e interventi su immobili esistenti, tanto che oggi Schio viene presa come esempio dalla Provincia”. Secondo Tisato, la soluzione migliore è tornare alla raccolta in campane, per togliere l’indecorosa immagine di Schio con i sacchi dell’immondizia fuori dalle porte, anche a costo di fare qualche

passo indietro nella raccolta differenziata.

Opinioni diverse anche per quanto riguarda la leadership di Schio nell’Alto Vicentino e sul modo di ottenere un ruolo di primo piano nell’intero territorio. Per Marco Vantin è fondamentale investire in nuove tecnologie ed affiancare la ricca realtà produttiva locale, sviluppando eventi al Faber Box in sinergia con altri comuni. Per Leonardo Dalla Vecchia, Schio è una metropoli inconsapevole ed il suo ruolo naturale è quello di traino. Per Ilenia Tisato, l’ideale sarebbe un consorzio di comuni, creato per mettere insieme i servizi. Schio dovrebbe unirsi a Valdagno, il cui ‘connubio’ sarebbe garantito dal tunnel. A Schio sarebbe poi necessaria una sede universitaria con corsi relativi al mondo della Sanità. Per Valter Orsi Schio ha già un ruolo importante nel territorio ed è necessario spingere ancora sull’investimento in tecnologia e innovazione. “Abbiamo sempre ottenuto riconoscimenti e finanziamenti – ha concluso – Siamo il polo trainante dell’Alto Vicentino”.

A.B.

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