Mentre inizia a scaldarsi la campagna elettorale a Schio, Dario Tomasi provoca gli altri candidati su cose concrete, come il rilancio del centro storico. Le sue idee le ha esposte l’altra sera, in un incontro a Palazzo Toaldi Capra, introdotto della rivelazione delle recenti Primarie, Carlo Cunegato di TesSiamo Schio: “aprire subito un tavolo di confronto con residenti e commercianti per valutare gli esiti di un anno di chiusura del centro storico; collaborare con le categorie economiche per una più alta qualità delle proposte commerciali;

anticipare un futuro nel quale grazie alle nuove tecnologie – come le stampanti in 3D – sarà possibile e utile riportare alcune attività artigianali in centro; combattere degrado e senso di abbandono con interventi specifici per una maggior sicurezza dei cittadini; formare dei facilitatori di condomino; lavorare per arrivare ad affitti di negozi a canone agevolato, esattamente come accaduto con gli affitti concordati per le abitazioni, con sconti fiscali; realizzare attività di animazione per bambini e ragazzi nei pomeriggi della settimana in piazza Falcone e Borsellino, prevedendo anche una tensostruttura; esigere dalla Regione che si faccia carico della realizzazione della strada della Destra Leogra, condizione necessaria per risolvere i problemi di viabilità del centro storico e ultimo tratto che completa la rete viaria esterna alla città realizzata negli ultimi anni con i sodi di tutti gli scledensi, di destra, di sinistra e anche non votanti”.

E’ un intervento a 360 gradi quello che il candidato sindaco per la coalizione del centrosinistra, vincitore delle Primarie, intende mettere in campo per dare un futuro del centro storico di Schio. Idee nuove e allo stesso tempo frutto della competenza e conoscenza che a Tomasi a Schio vengono riconosciute un po’ da tutti.

Dal pubblico, fra il quale spiccava il presidente di mandamento di Ascom, Guido Xoccato, sono state avanzate numerose domande e consigli. Uno su tutti: ascoltare e coinvolgere davvero i cittadini nelle scelte. Più di quanto avvenuto finora. Un impegno che Tomasi ha messo al primo posto anche del suo programma di mandato.

Da un gruppo di progettisti e architetti del centro è venuta anche la proposta di realizzare una sorta di concorso di idee con al centro la Fabbrica Alta, luogo simbolo del passato manifatturiero di Schio, per farne un centro culturale di grande richiamo, prendendo spunto da Museo di arte

contemporanea Guggenheim di Bilbao, attorno al quale si è sviluppata la notorietà recente della città spagnola. Un’idea che Tomasi ha abbracciato e fatto sua immediatamente.

Di redazione Thiene on line

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