Schiodando, il pensatoio di Schio, ha rinnovato le sue cariche e rilancia con una nuova mission diventando un vero e proprio laboratorio.

Il ‘think tank’, lista civica apartitica, dove tutti possono intervenire liberamente per dare il proprio contributo in termini di azioni, idee, sogni, iniziative e proposte, per il bene di Schio, ha compiuto tre anni e ha riconfermato Andrea Genito come capogruppo.

“Siamo passati dalla fase di pensatoio pubblico a quella di laboratorio, in cui tutti, iscritti e simpatizzanti, possono dare un contributo per cercare di migliorare la qualità della vita e l’offerta di eventi in città – ha spiegato Genito – E’ un modello che piace soprattutto a chi è digiuno di politica o magari si è un po’ disaffezionato per vari motivi. Nei nostri incontri quindicinali la partecipazione è in continua crescita ed anche quest’anno abbiamo nuovi iscritti. Accogliamo tutti, senza preclusione alcuna, basta aver voglia di discutere e di dare una mano: l’ordine del giorno si trova nella nostra pagina Facebook”.

Schiodando era nato nel 2013 con lo scopo di trovare argomenti per ‘schiodare’ Schio dai propri limiti, dalle restrizioni e dai retaggi improduttivi, per aprirsi invece a innovazioni in ogni ambito e al progresso culturale e sociale.

Con il motto ‘contro nessuno, a favore di tutti’, Schiodando sta ancora crescendo.

“Consentitemi anche il legittimo orgoglio di vedere apprezzate le capacità di alcuni di noi, che sono stati chiamati a dare un contributo concreto in vari progetti dell’amministrazione cittadina, tra cui il distretto della scienza e la commissione pari opportunità – ha sottolineato Andrea genito – La maggioranza degli iscritti sono donne, rendendo superfluo ogni ricorso a quote rosa. Mauro Gasparin le indica come esempio e stimolo continuo per tutto il gruppo quando dice che meritano senz’altro un grande elogio perché oltre ad essere la parte più consistente del gruppo, ne sono anche l’anima, mettendosi in gioco su tanti progetti con forza, grande modestia e sempre con un sorriso, molte volte anteponendo gli impegni di Schiodando agli innumerevoli impegni personali di lavoro, mamme e mogli”.

La neo iscritta Lidia lascia un messaggio che fa trasparire l’interesse di far parte di un gruppo che stima: “Sono appena entrata in questo bel gruppo, per cui mi trovo ancora nella fase di trapasso tra il guardare e l’agire. Però metto volentieri a disposizione parte del mio tempo perché penso che se vivi la tua città con senso di appartenenza, apprezzi o esprimi senso critico su ciò che accade, sei curioso ed hai tanti sogni, prima o poi ti troveranno e sarai là dove nascono le idee, come è successo a me”. La pensa allo stesso modo anche Milva, attiva da un anno: “Troppo spesso ci chiediamo cosa fa la società per noi, ma non altrettanto spesso ci chiediamo cosa facciamo noi per la nostra società. Schiodando mi ha fatto capire che esiste anche una buona politica, la politica del voler fare e dell’agire, talvolta in silenzio, per la propria città con spirito di servizio”.

Appuntamento con Schiodando il 5 settembre, per un convegno sulla sicurezza dei cittadini, alla luce dei tanti episodi di microcriminalità degli ultimi tempi. Interverranno rappresentanti delle forze dell’ordine, dei Salesiani, delle associazioni genitori, insegnanti e rappresentanti di classe delle scuole superiori di Schio.

A.B.

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