“Apprendo  di un documento del 30 Marzo scorso con il quale il direttore della sanità veneta, Domenico Mantoan, dispone che ‘in riferimento al necessario inserimento di medici specialisti del sistema sanitario regionale nell’attività intensiva e sub intensiva degli ospedali Covid, per tutto il periodo dell’epidemia, si ritiene opportuno attivare rapidamente un percorso di formazione finalizzato in tempo utile alle competenze di base’. Nel documento sono descritti destinatari, contenuto e obiettivi che dura in tutto nove ore e mezzo.”

Così la Consigliera Regionale Patrizia Bartelle (Italia in Comune) che aggiunge: “Nulla da eccepire sul documento, eventuali critiche tecniche le faranno, se vorranno, le categorie chiamate in causa. In questo periodo si sta facendo passare in maniera assoluta che siamo in guerra contro un nemico invisibile, e che la preparazione ad affrontare l’emergenza è il tutto, l’unica possibilità che ci può salvare – nota la consigliera regionale –  Sapere che questo tipo di intervento fondamentale per rendere operativi tutti i posti letto ricreati o creati ex novo delle terapie intensive o subintensive, nonché i posti letto all’interno degli ospedali dedicati al COVid 19, viene emesso solo in questi giorni, quando da gennaio si sapeva quanto stava arrivando, è disarmante.”

“Non sto valutando se sia positivo o meno quanto sta succedendo, lo sarà sicuramente, dico solo che dovevamo farlo prima e non c’è nessuna scusa che giustifichi questo ritardo. Credo si debba rivalutare il ruolo di chi sta gestendo tecnicamente l’emergenza Sanitaria. Credo infine che i meccanismi della auto assoluzione sempre e comunque non depongano a favore dei manager sanitari”

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