“Il Tar del Veneto (con ordinanza n. 514) in seguito a formale ricorso della LAC – Lega Abolizione Caccia, rappresentata dallo studio legale Linzola del foro di Milano) ha sospeso il calendario venatorio della Regione Veneto per la stagione 2023/24, nella parte in cui consentiva due giornate aggiuntive di caccia settimanali da appostamento agli uccelli migratori nei mesi di ottobre e novembre. Perciò, in base all’ordinanza odierna le giornate aggiuntive di caccia da appostamento passano da due ad una soltanto. Il giudizio di merito su altri punti del ricorso ambientalista è stato fissato per il prossimo 7 dicembre. Ad essere per ora sconfitte sono la Regione Veneto e le associazioni venatorie Federcaccia ed Ente Produttori Selvaggina, che si erano costituite in giudizio”.
A fare il punto è il consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni.
“Proprio recentemente – commenta – ho avuto modo di dire all’assessore alla caccia Corazzari, durante la replica in aula in Consiglio regionale ad una risposta poco convincente ad una mia interrogazione, che la Regione per evitare i ricorsi delle associazioni di tutela degli animali doveva recepire nel calendario venatorio i pareri tecnico scientifici, sempre motivati ed approfonditi, dell’ISPRA, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che aveva espressamente evidenziato la nocività di ben due giornate integrative di caccia sulla popolazione degli uccelli migratori.”
“E’ evidente – conclude Zanoni – che al centrodestra l’ISPRA sta dando fastidio per il suo approccio istituzionale tecnico-scientifico nel dare i pareri sui calendari venatori regionali, a tal punto da spingere l’On. Arturo Scotto del PD, a depositare un’interrogazione ai Ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente, preoccupato dalle pressioni sull’Ispra e convinto che ‘le ragioni dell’ambiente vengano piegate agli interessi di chi vuole rivedere la stagione venatoria, creando un danno all’ecosistema’. Invito l’assessore Corazzari a notificare al più presto, a tutte le polizie provinciali e autorità addette ai controlli e alle associazioni venatorie, l’ordinanza del TAR affinché venga rispettato e fatto rispettare il calendario venatorio conseguente a questo pronunciamento giuridico”.
Comunicato stampa
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