Mancano 18 mesi alle amministrative di Thiene e le pedine sulla scacchiera iniziano a comparire. Seppur ancora poche e destinate a muoversi non sempre per arrivare allo scacco matto, delineano lo scenario di gioco.

Il primo a farsi avanti con sicurezza, voglia di vincere e a distinguersi è Giuseppe Marra, 44 anni, residente a Thiene, avvocato. “Sarò candidato a sindaco”, ha dichiarato raccontando di avere un gruppo dietro le spalle, che lo sostiene e che crede nella sua spigliatezza, nella sua audacia e nella freschezza che vorrebbe portare nel palazzo del governo di Thiene. “Se diventerò primo cittadino mi dedicherò a fare solo quello, lascerò la mia professione o comunque la metterò da parte e darò anima e corpo per un mandato che non può permettersi distrazioni di altri lavori o impegni – ha spiegato Marra, che non nasconde le sue idee di centro destra – oggi giorno un sindaco non può essere solo rappresentativo, i tempi sono duri e le decisioni sono importanti”.

Giuseppe Marra era stato uno dei nomi che alle scorse amministrative di Zugliano si erano fatti per sfidare Sandro Maculan, ma nella Lega, che in quel periodo frequentava, qualcosa andò storto e quel nome sponsorizzato da Mariarita Busetti, non venne portato avanti ma fu osteggiato dalla Lega dell’Alto Vicentino.

Marra è stato per un periodo anche vicino a Fratelli d’Italia, ma oggi, quando parla della sua candidatura, si tiene ben distante dai partiti.

Il nome di Giuseppe Marra è rimbalzato in questi giorni e qualcuno gli ha contestato di essersi fatto avanti troppo presto, ma l’avvocato ha voluto imitare lo stile di Valter Orsi, che come si ricorderà, quando si candidò per il primo mandato, scese in campo circa due anni prima. “I cittadini devono conoscere bene chi sceglieranno al momento dell’urna ed io voglio farmi apprezzare affinchè al momento dell’elezione a sindaco ci sia consapevolezza del nome che si andrà a scrivere sulla scheda elettorale”.

Giudizio: audace

Il nome di Filippo Busin circola ormai da tempo, ex parlamentare ed ex assessore della giunta Busetti, imprenditore affermato. La Lega dell’Alto Vicentino sembra essere tutta con lui, ma in pieno stile Carroccio locale, non tutti lo appoggeranno. Busin ha preannunciato la sua candidatura durante l’ultimo direttivo, quando ha detto che in molti a Thiene gli hanno chiesto di mettersi a disposizione. Busin vuole riportare la città alle vecchie glorie di un tempo, quando tra Thiene e Schio c’era una vera e propria competizione, quella che si è abbassata nei toni e nei fatti, con il mandato Casarotto, che in questo senso è risultato poco ambizioso, badando più al bene dei suoi cittadini, che a questioni campanilistiche. Busin invece vuole riportare Thiene ai primi posti, vuole rilanciare la sua immagine e si sta già dando da fare per ascoltare il parere della ‘gente che conta’ per capire quali siano le istanze della ‘bomboniera’ dell’Alto Vicentino. Busin ha detto ai militanti del Carroccio che la sua candidatura è quasi certa, ma che si prenderà ancora del tempo prima di ufficializzarla, per essere certo di poter conciliare l’eredità professionale che gli ha lasciato il padre con il ruolo di primo cittadino. Ma nella Lega dei colpi di scena potrebbe subentrare una donna, che si sta dando molto da fare e che con lo studio sta cercando di emergere. Potrebbe scombinare le carte e mandare all’aria i progetti di Busin.

Giudizio: morbido

Ci riproverà l’avvocato Christian Azzolin, che adesso alle spalle ha un partito come Fratelli d’Italia, che nei sondaggi nazionali vola di giorno in giorno. Per lui è ancora presto, ma in questi anni di opposizione non ha fatto mancare i suoi interventi, le sue prese di posizione e le sue azioni di controlli di vicinato, trascinando con sé quella parte di destra che non manca nella seconda città dell’Alto Vicentino per numero di abitanti. Sarebbe la seconda volta per lui e anche se in questo momento è seduto in poltrona ad osservare le pedine sulla scacchiera, certamente verrà tirato in ballo da chi potrebbe farselo come alleato o scommettere direttamente su di lui. Molto dipenderà dalla candidatura di Filippo Busin, che con lui potrebbe creare una coalizione allargata di destra.

Giudizio: coerente

 

Dal cuore paesano e dal mondo delle sagre arriva Manuel Benetti, presidente della Pro Loco, già da tempo sotto i riflettori quando si tratta di elezioni. Il suo nome era già stato fatto quando c’era in discussione il secondo mandato di Giovanni Casarotto, ma con l’umiltà di chi non ha mai partecipato ad un consiglio comunale e non aveva ad allora ricoperto un ruolo di rappresentanza, il geometra thienese aveva preferito non rischiare. In questi anni ha dimostrato capacità di aggregazione con l’evoluzione della Pro Loco, che è diventata di più ampio respiro raggruppando tutte le sezioni dell’Alto Vicentino, si è distinto per eventi di successo che hanno portato in città migliaia di persone prima del lockdown. Dietro la sua presidenza si è passati a manifestazioni in piazza di più alto respiro, con idee originali che Benetti ha cercato di fotocopiare da città più grandi, per adattarle a Thiene. Tradizione e modernità i suoi valori, dovrà dimostrare convinzione quando dovrà decidere se scommettere su sè stesso o affiancare Filippo Busin nella corsa a primo cittadino. I contatti pare siano già in corso.

Giudizio: intraprendente

Il successore dell’attuale sindaco Giovanni Casarotto è un rebus, ma da una delle costole dell’attuale amministrazione potrebbe staccarsi Giampi Michelusi. E’ senza dubbio lui l’uomo che fisiologicamente sembra destinato a raccogliere il testimone, sia per coerenza ideologica sia per maturità nell’esperienza politica. Ex presidente della Pro Loco, ex consigliere nell’opposizione a Maria Rita Busetti dopo le dimissioni del ‘pater familias’ Camillo Cimenti, in quasi 10 anni da assessore ha imparato ad amministrare stando in mezzo alla gente. Sempre pronto a mettere la faccia,  quando gli chiedi se è disposto a raccogliere l’eredità di Casarotto ti risponde che è troppo presto, che i tempi non sono ancora maturi e che gli piacerebbe poter dedicare più tempo a moglie, figli e nipoti. Durante il periodo del lockdown, assieme alla collega Anna Maria Savio, è stato colui che si è dato più da fare entrando nelle case dei thienesi bisognosi. Rischiando il Covid pur di non fare sentire abbandonate le famiglie isolate, che spesso non sapevano come procurarsi da mangiare.  Non si è risparmiato levatacce per impacchettare doni, per raccogliere pasti, fiori, giocattoli e tutto ciò che possa alleviare le tensioni del momento. Piace anche a Schio e se diventasse sindaco, dato il consenso dei poteri forti scledensi, si potrebbe concretizzare il progetto della città metropolitana. Un sogno nel cassetto rimasto sempre tale, ma che con lui potrebbe diventare realtà.

Giudizio: praticone

Sarà tutta da gustarsela l’evoluzione che avrà lo scenario politico che verrà fuori dal famoso ‘minestrone’ di Casarotto, dal quale il sindaco si è già tirato fuori dichiarando che scaduto il suo mandato,  farà  il nonno. E lo farà certamente, felice di aver lasciato un segno in una città che in più occasioni, ha dimostrato di amarlo.

Sul nome di Andrea Zorzan l’ultima parola la stabilirà il Partito Democratico, partito importante, che deve sempre tagliare la testa al toro. Un partito che vuole riorganizzarsi e che di recente ha puntato su due giovani, che stanno rappresentando l’Alto Vicentino con grinta e determinazione. Certamente il Pd non rinuncerà alle elezioni del 2020, ma per il partito è presto fare un nome al momento. Anche Alberto Samperi pare sia destinato a lasciare il ruolo amministrativo e a dedicarsi a vita privata. Si vocifera di sue dimissioni, che non sono state ancora accolte dal sindaco Casarotto, per problemi di mancanza di figure che possano succedere all’attuale assessore al Bilancio, figura che se non brilla per empatia rappresenta comunque il cuore pulsante e pratico della giunta Casarotto.

 

Giudizio: spigoloso

 

 

Due colleghe di giunta già rivali e tenute unite dal sindaco democristiano

In seconda linea due donne destinate ad entrare in competizione con l’avvicinarsi dello scadere del mandato Casarotto. Anna Maria Savio è la rivelazione del 2020 anche grazie ad un assessorato che, proprio a causa del covid ha sfoderato la sua importanza. Sorriso genuino, donna del popolo, è entrata nel cuore degli anziani in difficoltà senza risparmiare energie. Coinvolgente, istintiva e molto pratica non teme giudizi e segue quello in cui crede senza farsi influenzare. Con l’emergenza covid è emersa ed è riuscita a brillare di luce propria nonostante la sua preparazione professionale come assessore fosse solo agli esordi.

Super corteggiata da chi tenta di vincere spaccando il gruppo Casarotto è Maria Gabriella Strinati, donna di grande cultura, che ha portato a Thiene i personaggi più illustri del teatro italiano. Con lei il teatro è diventato accessibile anche a chi non vuole indossare l’abito da sera e non vuole mettere giacca e cravatta. Ha coinvolto i giovani avvicinandoli ad un mondo che spesso la gente comune conosce solo in tarda età, facendo del teatro una fonte di educazione, conciliandolo con la sua delega all’Istruzione. Diffidente con la stampa e non solo, a costo di sacrificare i contenuti del proprio lavoro, pare sia stata avvicinata da chi potrebbe giocarsela all’urna del 2022 per riportare il centro destra al potere.

Giudizio: Il bianco e il nero

Natalia Bandiera

Anna Bianchini

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