Di 290 telecamere attualmente solo un centinaio sono funzionanti in venti punti di Thiene.

E’ la scoperta fatta da Daniele Apolloni, candidato a sindaco di Thiene, che ha messo il tema della sicurezza al centro della sua campagna elettorale.

Dopo aver denunciato il taglio da 400mila euro, oltre un terzo del budget che il Comune di Thiene elargisce alla Polizia Locale Nordest Vicentino, l’ex parlamentare torna sull’argomento vigili e stavolta ci va più pesante.

In un post su facebook fa nomi e cognomi dei componenti della giunta Casarotto, accusandoli senza mezzi termini di aver portato allo “sfacelo un sistema di video sorveglianza da fare invidia alla casa del Grande Fratello”. Ed è naturale chiedersi come si sia finiti in questo stato.

Thiene aveva avuto gli onori della cronaca nazionale come città più sicura d’Italia.

Era stato il Corriere della Sera ad intervistare l’ex sindaco Maria Rita Busetti che con orgoglio aveva presentato un modello di sicurezza che poi è stato imitato negli anni da altre realtà cittadine.

Secondo Apolloni, a distanza di 10 anni e “per colpa di un’amministrazione di sinistra”, il Consorzio di Polizia Locale NeVi non sarebbe più lo stesso, non solo per le telecamere non funzionanti (alcune da molti anni), ma anche per numero di varchi.

Nell’Alto Vicentino ci sono paesi più piccoli che possono contare su un numero più elevato di Thiene.

Apolloni non risparmia le accuse al vetriolo a chi ha tagliato fondi provocando la mancata manutenzione degli ‘occhi elettronici’, ma punta l’indice soprattutto su chi non avrebbe compreso il valore di quei vigili di quartiere che a piedi o in bicicletta garantivano la sicurezza percepita.

Il famoso concetto di ‘Polizia di prossimità’, quello che in generale tutte le forze dell’ordine riuscivano ad assicurare alla gente, che si trattasse della commessa che usciva dal negozio dopo una giornata di lavoro o l’anziana che andava a ritirare la pensione.

Quell’agente in divisa o quel Carabiniere che doveva stare in mezzo al popolo per simboleggiare la presenza dello Stato o del Comune accanto al cittadino, per qualsiasi difficoltà o problema.

Di Carabinieri oggi ne vediamo ben pochi, se non nei casi di servizi straordinari di controllo del territorio o per qualche manifestazione, lo stesso vale per gli agenti di quartiere, letteralmente scomparsi soprattutto nelle periferie. Per quanto riguarda gli agenti di Polizia Locale, se la media nazionale è di un agente ogni mille abitanti, a Thiene se ne conta uno ogni 2.800.

Apolloni promette, nel caso dovesse essere eletto sindaco, di ripristinare la sicurezza in città, ma la speranza è che lo faccia chiunque dovesse vincere le elezioni a Thiene.

di Redazione Altovicentinonline

 

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