Provengono dallo stesso partito politico (Forza Italia), ma se si parla di referendum per la riforma della Costituzione, sembrano di due continenti diversi.

Alberto Samperi e Jimmy Greselin, rispettivamente vicensindaco di Thiene e coordinatore di Forza Italia nell’Alto Vicentino, non se le mandano a dire. E mentre il primo è impegnato  nell’amministrazione comunale di Thiene, che presto andrà a nuove elezioni, il secondo si diletta a stilettare, per tentare di mettere al tappeto quello che oggi è a tutti gli effetti un ‘nemico’.

Teatro del dibattito tra i due è il social network Facebook, che propone un duello che ha come tema l’argomento degli argomenti: votare ‘sì’ o ‘no’ al referendum per la riforma alla Costituzione.

Un referendum proposto da Matteo Renzi, presidente del consiglio targato Pd, ma che ricorda  il desiderio che Silvio Berlusconi aveva non così tanti anni fa.

“Chissà se riuscirebbe a spiegare perché voterà ‘no’ al referendum”, è la provocazione che lancia Alberto Samperi a chi dichiara “La nostra Costituzione non si tocca”.

E parte la polemica a due.

“Votare ‘no’, perché finora chi ha toccato la Costituzione l’ha fatto male – ha risposto  Greselin – Perché quelli che promuovono il ‘sì’ sostengono in malafede che il senato è eletto dai cittadini. Perché votare ‘sì’ significa togliere pericolosamente potere alle regioni e ai comuni”.

Sotto accusa la modifica dell’articolo 70, che prevede che la funzione legislativa sia esercitata collettivamente dalle due Camere. Il bicameralismo perfetto, messo sotto accusa perché colpevole di rendere lentissime approvazione ed eseguibilità delle leggi.

“Purtroppo molti italiani la pensano così e non sanno spiegare perché – ha ribattuto Samperi – Dopo 30 anni di tentativi di modifica, fatti di bicamerali, commissioni e tante chiacchiere muovere la situazione è troppo importante. E’ importante la velocità nel prendere decisioni e c’è bisogno di dare efficienza all’azione di governo. Non si può difendere la situazione attuale. Così com’è stato un errore bocciare la riforma del 2006 del centrodestra lo sarebbe altrettanto sprecare questa occasione, anche se l’ha fatta Renzi. È incredibile la posizione dei moderati di centrodestra che si pongono come dei conservatori dello status quo, in realtà solo per partito preso contro Renzi e non nel merito della riforma stessa”.

Ma Greselin non ci sta e rilancia: “Quale cambiamento porterà questa riforma, per la vita dei cittadini? Se fosse come dice Renzi non ci sarebbero così tante critiche e bocciature in toto da fior fior di costituzionalisti. Diciamola tutta, l’arroganza di Renzi ha colpito ancora. Più arrogante che intelligente, come sempre”.

Nessuna Costituzione ha impatto diretto sulla vita dei cittadini secondo Samperi: “L’impatto deriva dagli effetti che questa avrà sul modo di fare le leggi e di governare. Ti faccio un ragionamento, sai qual’è l’istituzione che ha meno credibilità e fiducia tra i cittadini? Il parlamento. E perché secondo te? Perché la gente pensa che non risolva i problemi reali delle persone. E quindi cosa facciamo? C’è lo teniamo così com’è?”

Risponde ancora Jimmy Greselin: “Il parlamento non è credibile non per colpa della costituzione, ma per colpa dei parlamentari che sono senza dignità, senza cultura, senza onore, senza capacità e il resto lo puoi aggiungere tu, come chiunque altro. Quando si vuole le leggi le fanno in sei mesi. Con la riforma della Costituzione, tutto il Senato sarà nominato dai partiti. Una bella porcheria”.

“L’articolo70 è un passaggio tecnico molto complesso, ai cittadini non interessa cosa fanno camera e senato”, ha risposto il vicesindaco di Thiene, che ha concluso spiegando perché, secondo lui, ai cittadini non interessa cosa fanno camera e senato: “L’importante è che entrambe facciano buone leggi secondo le rispettive competenze senza rimpallarle da una parte all’altra per mesi o anni”.

Anna Bianchini

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