‘Non bisogna adottare una famiglia, ma un intero sistema’. La polemica ha interessato il territorio dell’hinterland scledense, ma l’assessore Antonietta Martino ha lanciato una proposta a tutti i sindaci dell’Alto Vicentino perchè insieme, il problema del vagabondaggio dei nomadi non sia un problema.

Ecco cosa ha risposto il Comune di Thiene:  “Con l’assessore Maurizio Fanton –  ha spiegato il sindaco Giovanni Battista Casarotto – stiamo  lavorando molto su questo tema: convincere queste persone, che per loro abitudine sono nomadi, a diventare stanziali. E non è facile perchè ci sono delle gravi fifficoltà di fondo.  Se c’è da parte loro la volontà di fermarsi, anche l’Amministrazione potrà fare la sua parte per inserirli nella comunità. Quindi più che adottare una famiglia, serve adottare un sistema, capire se le persone che oggi abbiamo nel nostro territorio sono disponibili ad un ragionamento di inserimento.  A Thiene si segue la norma che stabilisce un tempo massimo di permanenza, poi si deve cambiare area.  – conclude Casarotto – Non abbiamo campo nomadi specifico, e non è nemmeno una soluzione perché altrimenti sarebbero ancora più isolati . Serve invece capire se queste famiglie vogliono integrarsi e a questo punto si inizia il lavoro insieme”.

M.M.

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