Giù le tasse per aiutare le aziende. E’ la promessa di Giovanni Casarotto, sindaco di Thiene, che ha anticipato in una frase il progetto in approvazione nel prossimo bilancio comunale, che servirà per dare una mano alle aziende e contribuire allo sviluppo del mondo del lavoro.

Una specie di investimento, perchè secondo il primo cittadino “L’assistenzialismo del reddito di cittadinanza è sbagliato, il deficit va fatto per investire sul lavoro”.

E’ un Giovanni Casarotto grintoso e arrabbiato quello che si è visto sul palco del teatro comunale in occasione della consegna del Premio Thiene 2018. Arrabbiato per la “mancanza di speranza che si respira e la convinzione degli adulti che i loro figli staranno peggio”. Grintoso, perché non le ha mandate a dire ad onorevoli e senatori presenti in sala, che siedono nei banchi della maggioranza del governo e con le loro posizioni possono influenzare le decisioni di chi tira i fili del paese.

I parlamentari leghisti Silvia Covolo ed Erik Umberto Pretto, insieme a Daniela Sbrollini, esponente del Pd, hanno sentito chiaro e tondo l’augurio del sindaco di Thiene: “E’ vero che oggi in Italia ci sono 5 milioni di persone che vivono in povertà – ha detto con tono acceso il primo cittadino – ma per sostenerle veramente bisogna creare sviluppo, creare posti di lavoro, non distribuire sussidi. Neanche io condivido la rigidità delle politiche europee, ma ritengo che sarebbe più corretto andare in deficit e sfidare l’Europa utilizzando importanti risorse per gli investimenti e non per la spesa corrente. La dignità del lavoro non va confusa con l’assistenzialismo del reddito di cittadinanza”.

Per confermare l’intenzione dell’amministrazione di agevolare il mondo del lavoro, Casarotto ha comunicato l’intenzione di abbassare alcune tasse: “Nel prossimo bilancio di previsione valuteremo la possibilità di modificare le aliquote di Imu e Tasi per agevolare le aziende sul fronte fiscale, aumentando la possibilità di detrazione delle imposte dal reddito d’impresa e coinvolgendo le associazioni di categoria”.

Il sindaco non ha risparmiato la frecciatina sull’autonomia del Veneto, promessa e ventilata dopo il referendum dello scorso anno ma ancora in ‘alto mare’, tanto che il ministro per le Autonomie Regionali Erika Stefani, ha ancora una volta ‘allungato i tempi’ con uno “spero entro Natale” quanto nelle intenzioni sarebbe dovuto già essere realtà. “In tema di autonomia, dopo tanti annunci, vorremmo vedere qualche passo reale in avanti – ha sottolineato il sindaco – C’è stato un referendum che ho appoggiato con convinzione, al quale hanno votato 2,3 milioni di veneti. E’ ora di vedere risultati concreti e capire se e quale sarà il residuo fiscale”.

Anna Bianchini

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