Stop al tempio crematorio. Giovanni Casarotto, sindaco di Thiene, ha comunicato ufficialmente l’intenzione di bloccare, almeno per il momento, la realizzazione del tempio crematorio che avrebbe dovuto sorgere a fianco del cimitero cittadino.

Una decisione ponderata dopo mesi di riflessioni, incontri e studi, che ha portato il primo cittadino a prendere una ‘pausa di riflessione’ per approfondire tutti gli aspetti della questione, impatto ambientale in primis.

Niente a che fare con l’essere accondiscendente verso quel ‘fronte del no’ che lo scorso 25 maggio ai Cappuccini, durante un incontro pubblico, aveva avallato tesi di pericolo ambientale, sviluppo esagerato di casi di tumore e danni di tipo ecologico nell’eventualità che il tempio crematorio avesse preso forma.

IMG_0694Casarotto ha semplicemente riflettuto, analizzando in modo oggettivo i pro e i contro di tutte le osservazioni ricevute finora e, soprattutto, comparando casi concreti e leggi di altre regioni dove i tempi crematori sono una quotidianità.

“Ho constatato che la Regione Veneto, diversamente da altre regioni come la Lombardia, non ha mai legiferato in termini di tempi crematori – ha spiegato il primo cittadino durante una riunione di quartiere al Santo – Diversamente dal Veneto, la Lombardia ha stabilito che questi impianti debbano rispettare una distanza di almeno 500 metri dai siti sensibili, come le scuole. Nel caso di Thiene, la scuola dei Cappuccini sarebbe al di sotto della distanza stabilita, mentre l’asilo nido Aquilone e le scuole medie Bassani sarebbero appena nella norma”.

In pratica, mancherebbe a Thiene un monitoraggio del luogo e non ci sono dati certi che permettano di capire se il tempio crematorio, a ridosso del cimitero, costituirebbe un pericolo ambientale oppure no.

“Al fine di garantire ai cittadini un ulteriore strumento di monitoraggio ambientale – ha continuato Casarotto – l’amministrazione ha deciso di collaborare con altri enti per avere tutte le analisi sull’inquinamento, con lo scopo di definire un ‘piano di caratterizzazione ambientale’. Si monitorerà l’aria a tutela della salute dei cittadini e solo dopo aver valutato in modo tecnico e con dati certi tutti i parametri dell’inquinamento attuale e delle emissioni del tempi o crematorio, l’amministrazione comunale deciderà se realizzare il sito oppure no”.

Anna Bianchini

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