Se la via Dante sembra essersi trasformata nel Bronx di Thiene, c’è un quartiere, i cui abitanti stanno stringendo i denti, dinanzi ad un mutamento, che in molti attribuiscono al trasferimento dell’ospedale Boldrini. E’ quello San Vincenzo, dove in molti hanno notato nelle ultime settimane persino un accampamento di alcuni camper di rom nel parcheggio Santa Rosa. Si tratta di una famiglia composta da due donne e quattro uomini che alloggiano nelle ‘case con le ruote’, si cucinano, vanno e vengono indisturbati e tengono al guinzaglio due cani, costretti a ‘muoversi’ con poco più di un metro di corda legata al collo. La presenza dei rom ha fatto salire il livello di guardia dei residenti della zona, che lamentano sporcizia lasciata nell’area di sosta, schiamazzi notturni che se non sono dovuti ai nuovi ospiti, sono le gesta di ragazzi che di notte, stazionano sulle panchine dinanzi alla parrocchia del rione, lasciando bottiglie di birra, mozziconi di sigarette e cartacce di ogni genere.

 

Qualche giorno fa, all’alba, in molti hanno notato un muro imbrattato con delle scritte, che una famiglia straniera, di quelle ben integrate, che rispettano le regole ed il vivere civile, ha provveduto a ripulire per non lasciare lo scempio, che non faceva onore ad un quartiere un tempo considerato residenziale, ma che adesso sta perdendo valore anche dal punto di vista immobiliare. Perchè se fino all’anno scorso, un appartamento di quattro vani vicino all’ospedale Boldrini poteva valere oltre 400mila euro oggi, oggi, ne vale la metà. ‘ Per noi immobiliaristi – spiega Massimo Venturelli, titolare di Immobiliare Veneta, con oltre quindici anni di esperienza alle spalle nel settore e thienese doc – la zona San Vincenzo era molto interessante dal punto di vista del mercato. Oggi, i proprietari di case fanno fatica a vendere. L’altro giorno, chiacchieravo con un cliente che aveva acquistato un appartamento tre anni e mezzo fa, per l’importo di 180mila euro. Ha sceso il prezzo a 120mila euro e non riesce a venderlo. Lo stesso sta capitando a persone che hanno immobili nuovi di zecca e che non riescono a riproporli al mercato. Il quartiere San Vincenzo non è più lo stesso, è tutta colpa del trasferimento del Boldrini. Tutto quel flusso di visitatori non c’è più. – conclude Venturelli – Ne risente il mercato immobiliare, ma soprattutto le attività commerciali, dove regna il deserto di clientela. I negozi continuano a chiudere. L’economia è bloccata sotto tutti i fronti’.
Per Guido Crivelletto, titolare de ‘Il Salone’ il problema sta nella crisi economica che sta attanagliando un pò tutto. ‘Al di là del trasferimento del Boldrini, è una questione di posti di lavoro che stanno venendo a mancare – spiega il parrucchiere – è chiaro che mancano quelle centinia di persone che un tempo venivano a fare visita ai degenti del vecchio ospedale e che erano clienti di bar, sanitarie e negozi vari. Ma c’è da dire che anche tanti extracomunitari che prima avevano il posto in fabbrica e che ora sono disoccupati, li vedi gironzolare nel quartiere’.
Per Renato Carrotta, ex presidente di quartiere, l’amministrazione comunale, ma soprattutto l’Ulss4 deve mantenere la parola data e trasformare il Boldrini in un centro che ospiti quei poliambulatori con medici di base, di cui si avrebbe bisogno nella zona. ‘Ci dissero che il Boldrini avrebbe ospitato quegli uffici, ma quelle rassicurazioni oggi, sembrano lettera morta. Se ciò avvenisse, il nostro quartiere riacquisterebbe prestigio e quella vivacità che lo contraddistingueva un tempo ritornerebbe. Per quanto riguarda i rom – conclude Carrotta – abbiamo segnalato la presenza dei camper alla Polizia locale. Ci è stato risposto che se non ci sono segni di bivacco e stazionamento, loro lì possono stare’.

di redazione Thiene on line

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