“Capisco chi si trova a vivere una fase politicamente difficile, con la fine del Partito delle Libertà e la nascita di tre distinte formazioni di centrodestra. Capisco anche che a volte si possano avere opinioni discordanti. Ma io vado avanti per la mia strada.

Dal risultato delle elezioni ho formato una squadra, che sta lavorando bene, che si sta impegnando. Non ho alcuna intenzione di cambiarla”.

Risponde a viso aperto il sindaco di Thiene, Giovanni Casarotto, alle accuse sparate da Antonio Bassan, della lista civica Progetto per Thiene. Accuse indirizzate principalmente al vicesindaco Alberto Samperi, ex punta di diamante della lista civica, passato poi con Monti e recentemente con il Nuovo Centro Destra di Alfano. E che dunque, a loro avviso, dovrebbe lasciare libera la poltrona di vicesindaco “al primo dei nostri non eletti”, come spiegava ieri Bassan. Ma anche a Casarotto, che in silenzio avrebbe “avallato” questo doppio cambio di casacca del suo vice. Al quale peraltro Progetto per Thiene ha mandato formale lettera di sfiducia nei confronti di Samperi.

Sindaco, cosa risponde nel merito alla lista Progetto per Thiene?

“Anzitutto non ho ricevuto alcuna lettera, ho letto sul vostro sito l’intervista a Bassan. Cosa vuole che le dica. Due anni fa c’era il Popolo delle Libertà, al quale più o meno apertamente la lista civica si ispirava. Ora le cose sono cambiate. Quel partito non esiste più, al suo posto c’è di nuovo Forza Italia, Fratelli d’Italia e il Nuovo Centro Destra di Alfano. Insomma, capisco il travaglio di quella parte politica. Da una famiglia si sono formate tre succursali, per chiamarle così. Ma le evoluzioni politiche non cambiano la qualità delle persone”.

Suona come una conferma per Samperi.

“Assolutamente sì. Alberto Samperi è una persona valida. E’ preparato, s’impegna, studia. Non cambio giudizio su di lui. Ha tutta la mia fiducia”.

Questa vicenda potrà creare in futuro difficoltà alla sua amministrazione?

“Ma no, non credo proprio. Ho massimo rispetto per le opinioni di tutti. Chiunque, consiglieri compresi, ha il diritto di difendere le proprie idee. Ma sa cosa più conta per me? Il lavoro quotidiano. Risolvere i problemi della gente. L’amministrazione di questa città conta più della politica. Un’amministrazione ragionata, consapevole, con i piedi per terra. Un’amministrazione concreta. Questo vogliamo essere, questo cerchiamo ogni giorno di fare. In campagna elettorale il mio slogan era: ‘Il mio partito è Thiene’. Due anni dopo lo confermo. Io cerco di risolvere i problemi dei thienesi. La politica, quel genere di politica, resta fuori dalla porta”.

di Redazione Thiene on line

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