“Iniziare a spegnere le luci dopo le 23 quando si è rientrati dal lavoro e qualcuno già dorme”. Il troppo storpia e che probabilmente il Comune abbia esagerato con il risparmio è sulla bocca di tutti in città. Basta fare 4 chiacchiere al bar, al mercato, ma sono veramente tante le lettere arrivate in questi giorni alla redazione di AltovicentinOnline per denunciare il buio che scende già nel pomeriggio in alcune vie della città, che diventano spettrali. Un esercito di cittadini, pur comprendendo il problema dei costi dell’energia elettrica e pur convenendo con il fatto che qualcosa si debba tagliare, non condividono i criteri, a volte poco razionali, con cui si è provveduto da parte del Comune, a spegnere i lampioni. La situazione in alcune strade è da tenebre e molte famiglie hanno dovuto cambiare le loro abitudini: dal gesto quotidiano di buttare le immondizie, a quello di uscire con il cane per il rischio di essere travolti, nonostante qualcuno si sia attrezzato di collare fluorescente per il proprio amico a quattro zampe. E ancora: i bambini non possono più uscire ad una certa ora in bici o a piedi per andare dal compagno a fare i compiti e a qualche anziano, il figlio ha vietato severamente di passeggiare dopo una certa ora. Perchè rischi di essere travolto.

Sul piede di guerra, dopo aver raccolto il malcontento di moltissimi thienesi è Manuel Benetti, consigliere di minoranza, che con i colleghi Barbara Cunico e Mirko Chiarello hanno depositato un’interrogazione comunale per chiedere spiegazioni alla giunta Michelusi. L’atto è firmato anche dal consigliere leghista Andrea Busin. “La Giunta ha approvato un protocollo operativo consistente in azioni e comportamenti da adottare da parte della Pubblica Amministrazione e da quanti utilizzano edifici di proprietà della Pubblica Amministrazione, finalizzati al risparmio energetico; il sindaco Michelusi e l’assessore Zavagnin hanno annunciato l’adozione di un piano che prevede un ampio raggio di azione tra cui “ interventi strutturali sull’impiantistica” con la sostituzione di corpi illuminanti esistenti nelle rotatorie e negli edifici pubblici ed un graduale spegnimento dei corpi illuminanti secondari o alla loro regolamentazione al minimo livello tecnico ammesso a seconda della tipologia del corpo illuminante – si legge nel documento – da numerose segnalazioni effettuate dai cittadini, ci sono alcune zone completamente oscurate mentre altre sono rimaste completamente illuminate ( a titolo esemplificativo e non esaustivo) : Via Cà Orecchiona, Via Rozzampia, porzione di Via Zocco, Via Luca della Robbia e Via Cellini completamente al buio mentre Via Lombardia, Via del Rosario, Via Trentino, Via Pastorelle e Via Basilicata con luci tutte accese, nonché attraversamenti pedonali non illuminati, vedi Viale Bassani “.

Ma non sono le sole vie dove al calar del sole regna il buio totale, anche ai Cappuccini, la situazione è drammatica con corso Campagna e via Bellini, dove in alcune abitazioni si è costretti a tenere accese le luci private pur di vedere chi c’è oltre la porta d’ingresso, nel caso ti facciano suonare il campanello”.

Lo spegnimento di parte dell’illuminazione pubblica è stato pianificato appena dopo il crepuscolo, una fascia oraria tra le più pericolose per il traffico di rientro delle persone a casa dopo il lavoro, – continua l’opposizione thienese – sarebbe opportuno valutare attentamente i benefici apportati dall’illuminazione pubblica ed i rischi che la sua assenza comporta. Una città sicura e vivibile non può fare a meno di una illuminazione moderna e perfettamente funzionante. I luoghi non illuminati diventano facile preda per la criminalità , creando un clima di insicurezza nei cittadini”.

Quindi l’interrogazione entra nel vivo del problema e alla prossima seduta di consiglio si dovrà rispondere alle domande poste da Manuel Benetti e la sua squadra, che chiedono “se nel piano di risparmio energetico sulla pubblica illuminazione è in corso una riqualificazione di tutti gli impianti presenti sul territorio comunale con nuova tecnologia a led, ammortizzando completamente la spesa di investimento con il risparmio ottenuto dal minor consumo di energia; Se nel cronoprogramma del piano è stato considerato che l’intervento di sostituzione dei vecchi corpi illuminanti con le nuove luci a led deve essere curato strada per strada, prendendo in considerazione i diversi fabbisogni luminosi e le particolarità di ogni luogo per non generare un senso di forte insicurezza nei cittadini; di fornire pertanto il piano di interventi per la sostituzione delle luci obsolete con le luci a led, indicando dettagliatamente costi e tempi di realizzo dell’intervento nonché il risparmio calcolato”.

Quindi, l’interrogazione si conclude con la richiesta formale di posticipare lo spegnimento delle luci alle 23. 

N.B.

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