‘Non mi date colori politici, nella mia coalizione ci sono persone che vogliono lavorare per la città’.
E’ una sala gremita e attenta quella che stamattina poco prima di mezzogiorno ha ospitato il battesimo del fuoco di Giampi Michelusi, l’unico finora ad indire una conferenza stampa tra i candidati alla poltrona di Sindaco di Thiene.
Visibilmente emozionato, sobrio nei toni e a tratti quasi umile, Michelusi è partito col raccontare di sè e dei suoi affetti: l’uomo prima del politico, quasi una missione ed una sfida quella di primo cittadino accettate per una comunità che ha dato tanto e che ora non può essere lasciata come una nave senza nocchiere.
Li nomina quasi a volerli citare tutti uno ad uno i 24.126 abitanti per cui si sente responsabile mentre traccia un quadro di ciò che vorrà fare se otterrà la fiducia dei suoi concittadini.
Probabilmente, i giornalisti presenti non si aspettavano così tanta gente alla sua presentazione, che ha deciso di illustrare nella sede di Casa Insieme, luogo che accoglie quegli ultimi della società di cui nessuno fa mai cenno, ma che Giampi Michelusi, specie durante la pandemia ha frequentato in varie occasioni per portare doni e pensieri dell’amministrazione comunale.
Ci ha tenuto sin dalle prime battute a precisare che il suo programma non sarà fatto di proclami, di promesse o di spot che devono fare colpo sui cittadini arrabbiati: concretezza, verità e realismo anche a costo di apparire sottotono pur di non illudere chi crede in lui: “Ho lavorato molto sul programma e so di essere avvantaggiato dal fatto di conoscere bene il comune di Thiene dove ho lavorato due anni come oppositore della giunta Busetti e altri dieci come assessore della squadra timonata da Casarotto. Questo mi consente di avere quella marcia in più rispetto a chi non ha esperienza e so che non è poco” – ha detto ai presenti con tono misurato ma fermo. “Il PNRR rappresenta tantissimi soldi che investiranno i comuni, ma se non hai la competenza per realizzare i progetti, tutti quei fondi ritorneranno indietro al Governo, che ha detto chiaramente che devono apportare un significativo miglioramento alla qualità della vita dei thienesi. Vi immaginate uno che non conosce nemmeno i dipendenti comunali, che non conosce i meccanismi del municipio con le risorse del personale a disposizione quali rischi corre ipotizzando soluzioni che poi non possono essere concretamente realizzate? E’ un momento storico delicatissimo, i cittadini vengono fuori da una pandemia devastante su tutte le sfere della loro vita, non ci si può permettere improvvisazione ma passi certi accompagnati dalla competenza e dalla capacità di agire con celerità. I problemi non posso più attendere i tempi della politica”.
“Come vedete in sala, c’è una marea di gente, di curiosi, ma anche di persone che hanno scelto di credere nel progetto che vuole vedere Thiene decollare e riprendersi dall’innegabile crisi” – ha detto il candidato sindaco. “Sono con me perchè hanno deciso di crederci con anima, corpo e cuore: ce la voglio mettere tutta, non corro per partecipare ma per vincere. Sento che è una grande squadra, con la quale sono stato chiaro e con la quale non ho mai fatto promesse di poltrone. Un gruppo che vuole credere nell’impegno per Thiene senza sbandierare sterilmente colori politici perchè oggi, diciamocelo chiaramente, parlare di centro, destra o sinistra è anacronistico. Le cose vanno fatte non secondo ideologia, ma cucite addosso in base al bisogno dei cittadini che hanno necessità di riprendere a vivere sia dal punto di vista economico che da quello sociale. Voglio essere il sindaco nel territorio e con il territorio, senza trascurare alcuna fascia. Vedete in sala tanti giovani che credono che Thiene debba ritornare a splendere, ad essere vivace, ad organizzare eventi e momenti di scambio umano. Mi hanno dato il loro impegno e li sento tanto motivati. Vedete poi anche tanti assessori della giunta Casarotto che hanno deciso di affiancarmi in questa sfida, ma a me non importa essere collocato politicamente perchè quello che conta sono le azioni concrete. Ho già in mente di dedicare la prima fase del mio mandato ad un periodo di ascolto della cittadinnza, senza trascurare quei quartieri che hanno tanto da dire: vanno recuperati i centri giovanili, ci sono i parroci da coinvolgere perchè le Chiese tornino ad essere quei centri di aggregazione che erano un tempo”.
Intanto, tra le liste che verranno meglio presentate nelle prossime settimane, oltre alla civica che porta il suo nome, la civica dell’assessore Anna Maria Savio, la civica dell’attuale vice sindaco Gabriella Strinati, la formazione del Partito Democratico con Andrea Zorzan e la compagine di Forza Italia capeggiata da Antonio Saccardo che ha così formalizzato l’appoggio a Michelusi.
Il tema sicurezza è un tema di battaglia che ha già spesso occupato le pagine dei giornali nelle scorse settimane anche se a livello programmatico non si è mai letto di linee guida e progetti da realizzare: Michelusi senza facili populismi, va dritto al nocciolo del problema, promettendo che se dovesse diventare prima cittadino di Thiene incontrerebbe immediatamente il Comandante Giovanni Scarpellini per organizzare il potenziamento dei varchi nei punti nevralgici della città: “Se si potessero assumere vigili, lo farei senza ombra di dubbio – ha detto Michelusi – “le opportunità per trovare risorse non mancano e qui in sala c’è l’assessore al bilancio Nico Simonato, col quale ne abbiamo spesso parlato. La mia idea era quella di utilizzare i proventi delle multe per reinvestirli in sicurezza e tenere sempre a livelli di eccellenza il Consorzio Nord Est Vicentino, del quale siamo orgogliosamente capofila. Se Scarpellini dovesse aver bisogno di fondi non ci tireremmo certo indietro, dato che questo Consorzio che fa da modello in tutta Italia, è nato proprio qui a Thiene.
Un candidato sindaco consapevole della moria di negozi in centro storico, dell’ e-commerce che alita sul collo delle piccole botteghe, dell’esigenza di un piano di rilancio di un punto di riferimento storico per gli acqusiti di tutto il comprensorio. Una volta dalle vallate e da tutti i paesi limitrofi e non solo, nei fine settimana e nelle occasioni che contavano ci si recava a Thiene per fare compere: “Thiene non è più la stessa così come molte realtà italiane ed europee che hanno subito lo svuotamento dei centri storici a vantaggio della Gdo, ma non tutto è perduto: ho in mente una soluzione importante e coraggiosa, ma intendo confrontarmi prima con le associazioni di categoria per intersecare ednaffinare le proposte . Occorre tanto dialogo, ma non intendo sottrarmi. Lamentarsi e basta non porta a niente: occorrono sinergie che portino a quei risultati concreti che notiamo quando Thiene ospita eventi di qualità. E’ chiaro che se nei fine settimana si promuovono manifestazioni di livello, con attrative ricercate e innovative, la famiglia non ha bisogno di battere i centri commerciali”.
Se Thiene ha sempre dimostrato il meglio in termini di impegno nel volontariato e nelle cause che hanno richiesto il buon cuore e la sensibilità di adoperarsi per chi aveva bisogno, Michelusi raccoglie oggi il testimone di una gara da correre insieme per il rilancio di un mondo di associazioni che possono fare la differenza anche per il futuro della città: “Chi mi conosce sa che mi piace stare in mezzo alla gente e durante la pandemia, nononostante non mi competesse come amministratore, accompagnando la collega Anna Maria Savio, ho scoperto un mondo che nonostante io sia thienese d’origine proprio non conoscevo. Mi ha fatto impressione scovare famiglie povere a due passi dal nostro elegante centro storico, famiglie monoreddito e italiane, che per pudore fanno fatica ad esprimere il loro disagio” – ci ha confidato a margine della conferenza stampa Michelusi – “realtà che si fa fatica ad accettare con anziani soli, nonni che devono badare a sè stessi e che hanno veramente l’urgenza di un aiuto. Farli emergere non è stato semplice, ma quando c’è stato da aiutarli, abbiamo trovato una rete attorno a noi che ha compensato l’amarezza e il dolore di quel degrado riscontrato. Una rete fatta di ristoratori pronti a donare un piatto caldo, commercianti pronti a regalare un giocattolo che alcuni bambini non hanno mai avuto e dei gruppi di volontari che non se lo sono fatti ripetere due volte quando abbiamo chiesto di scendere in campo assieme al comune per supportarci. Qualcosa che mi ha fatto capire che aldilà di quanto erroneamente i social ci fanno percepire, esiste una Thiene silenziosa che tende la mano senza le luci della ribalta: questa preziosa risorsa può essere vincente per segnalare i casi critici tanto quanto poi nella fase dell’aiuto ed io intendo valorizzarla.
Alla domanda di cosa ne pensi dei suoi sfidanti ufficiali, Manuel Benetti e Daniele Apolloni, Michelusi ha stroncato sul nascere gli appetiti di astanti e cronisti. “So dove volete arrivare” – ha detto serafico rispondendo alla giornalista del Giornale di Vicenza Alessandra Dall’Igna seduta in prima fila – “ognuno deve portare avanti le sue idee, senza mancare di rispetto all’avversario. Io voglio fare il mio percorso con le mie argomentazioni e senza convincere il cittadino ad eleggermi denigrando il mio concorrente. Ripeto, ho il massimo rispetto, ognuno deve farsi avanti con le proprie propsote e sarà il voto dei cittadini elettori a sentenziare chi convince di più. Non mi vedrete mai durante l’intera campagna elettorale scendere a compromesso con la mia educazione, i miei principi o rispondendo alle provocazioni che già mi sono state lanciate. Le mie energie voglio convogliarle sull’impegno per Thiene, le beghe magari faranno colore, ma non portano risultati.
Marco Zorzi