La vicenda di Annalisa Pegoraro, morta a soli 50 anni, emarginata da una società che non è riuscita a risollevare le sue sorti e a fare in modo che fosse trovata cadavere in un boschetto, come una barbona, denutrita, è al vaglio della magistratura di Vicenza. La Procura ha aperto un’inchiesta per fare luce su una storia poco chiara, al centro di una denuncia da parte del fratello della 50enne, che chiede all’ autorità giudiziaria di chiarire le cause del decesso della congiunta.

A volere giustizia per Annalisa è anche il consigliere di opposizione Cristian Azzolin, che chiede lumi all’amministrazione comunale di Thiene su una torbida storia di degrado sociale. ‘Come al solito, questa amministrazione convoca commissioni e consigli comunali per parlare del nulla, per discutere di vicende estere che nulla hanno a che fare con il ruolo per il quale siamo stati eletti e non ci informa di casi come quelli di Annalisa, che probabilmente giudica irrilevanti – tuona il consigliere Azzolin, che dopo aver letto la notizia, ha inviato un comunicato stampa – . Poi il fascista sono io. Annalisa apparteneva ad una famiglia disagiata, con gravissimi problemi. Per questo meritava di non essere salvata? Poi, qualcuno va in Chiesa a battersi il petto e giudica me fascista, quando non si occupa degli emarginati della società, non tende la mano agli ‘ultimi’, quelli che spesso non hanno colpa se finiscono sulla strada e che necessitano di un intervento che può salvare la vita. E’ stato fatto davvero tutto per Annalisa? – chiede Azzolin – a cosa servono i servizi sociali se non per questi casi? ‘

Consigliere Azzolin, stamattina, ha tirato giù dal letto i giornalisti. E’ arrabbiato?

Moltissimo. Non entro nel merito della vicenda giudiziaria, pur essendo un avvocato, saranno i magistrati ad accertare responsabilità, se ce ne sono. Sono deluso perchè qui stiamo parlando di una donna che è morta a 50 anni e quando si dice che è deceduta per ‘cause naturali’, non mi sembra normale. Non si muore a 50 anni di solito ed essendo un caso in carico ai Servizi Sociali di Thiene, descritti come un fiore all’occhiello da questa amministrazione, è chiaro che mi ribolle il sangue. Questa amministrazione è dedita a curare l’edilizia e gli interessi di qualcuno con uno sforzo che riconosco e che mi sembra anche eccessivo. Ma la società civile non è fatta solo di ‘progresso del mattone’. In un momento epocale come quello che stiamo vivendo, il Sociale dovrebbe essere al primo posto. In realtà, non vedo, per quello che ci fa capire questa giunta, programmazioni ed interventi sulle fasce deboli. Mi piacerebbe conoscerli. Sarebbe anche un mio diritto, in qualità di consigliere di opposizione, che ha comunque avuto dei consensi, ai quali vuole dare conto.

Vuole dire che questa amministrazione è troppo affaccendata nel business dell’edilizia?

E’ sotto gli occhi di tutti e sono fatti che si fa finta di ignorare. La democrazia cristiana a Thiene non è mai morta.

Consiglio ThieneAzzolin, voi avete degli strumenti per interagire, come le interrogazioni, le note in genere, le commissioni, i consigli comunali…..perchè non li utilizzate democraticamente? 

Ma lei ha mai assistito ad una commissione o ad una seduta di consiglio comunale?

Si, ma mi spieghi lei. Io riporto….

In commissione si portano temi del tipo la fame nel mondo, la crisi in america latina.Il gioco d’azzardo a livello nazionale. Ma le sembra normale? Siamo consiglieri di un paese di 24mila abitanti e dovremmo discutere dei fatti di casa nostra. Si passano ore a spese del contribuente a discutere di argomenti che niente hanno a che fare con la qualità della vita dei nostri concittadini. Poi, qualcuno si permette pure di dire che non vado in commissione. Per me sedere su quella sedia ha un senso e non faccio il burattino manovrato da chi ha deciso già, con la compiacenza di una maggioranza che non sa nemmeno cosa sta votando, ma alza la mano per ‘appartenenza ad una squadra’. Non è senso civico. Lei parla di interrogazioni e mi piacerebbe che guardasse qualche filmato sui consigli. (ride )

Mi può spiegare perchè ride?

Rido di nervosismo, le chiedo scusa. In realtà, certe volte vorrei urlare con il megafono quando vedo la collega Alessia Gamba schernita dal sindaco e dalla sua giunta, che sembrano quasi infastiditi dalle sue interpellanze. Come se la collega, che stimo moltissimo e trovo tanto coraggiosa, che so che studia per portare in consiglio gli argomenti, fosse un essere inferiore. Non ho capito se questo accade perchè è donna, perchè ‘grillina’ o perchè essendo dell’opposizione va trattata così.

Vuole dire che non c’è rispetto nel ruolo dell’opposizione?

casar azzolinQuello senza dubbio, a parte del collega Attilio Schneck, del quale hanno tutti timore e soggezione. Fateci caso, osservate come con lui stanno tutti in religioso silenzio, come pendono dalle sue labbra e come tutti lo guardano quando parla. Persino l’assessore Giampi Michelusi smette di masticare la gomma e l’assessore Zorzan non si schioda dalla sedia.
Quando parla Alessia Gamba tutti stanno con lo sguardo abbassato e sembrano schifati. E’ un atteggiamento umano veramente brutto. Qui non c’entra il ruolo politico. Qui è questione di educazione e rispetto. Se un consigliere comunale di maggioranza afferra il microfono e parla del sesso degli angeli con interventi prolissi e fuori luogo, quasi gli battono le mani.

Quando  vi incontrate, come sono i rapporti?

Guardi, questa giunta con le parole è quasi un esempio da imitare. Promuove collaborazione, chiede complicità su certi argomenti e la democrazia sembra la parola d’ordine del loro lavoro. In realtà, ci interpellano quando hanno già deciso tutto e c’è un atteggiamento di superiorità infastidente, che la dice tutta sul loro operato. Io me li ricordo Andrea Zorzan, Alberto Samperi e Giampi Michelusi quando facevano opposizione contro l’allora sindaco Maria Rita Busetti. Facevano la loro parte, che era degna di rispetto come ora dovrebbe essere il nostro ruolo, che invece qualcuno denigra. Anche io ho preso i miei voti e anche il mio ruolo di minoranza ha un senso, che andrebbe rispettato come quello dei miei colleghi che siedono dalla mia stessa parte.

N.B.

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