Comincia a vedere la luce il Bilancio 2014 che la maggioranza porterà all’esame del Consiglio Comunale di Thiene nella seduta del 28 (e probabilmente 29) aprile. Un Bilancio tutt’altro che rose e fiori, anche se non bisogna dimenticare che si tratta di uno dei passaggi più spinosi

per qualsiasi Amministrazione in qualsiasi Comune d’Italia, visto il periodo di eccezionale crisi economica, reso ancor più difficile a livello nazionale dai balletti più o meno propagandistici che i partiti sono disposti a sottoscrivere, pur di consolidare alleanze. Emblematico il caso dell’IMU sulla prima casa, cancellata a suon di fanfara e ora rientrata dalla finestra con un altro nome. E se le entrate calano (e a Thiene il segno meno dovuto solo all’abolizione dell’IMU è davanti alla considerevole cifra di 1 milione e 880mila euro) da qualche parte il Comune dovrà pur recuperarle. Questa, dunque, è la prima notizia: torna la tassa sulla prima casa. Ora si chiama TASI (il che peraltro si presta a facili battute in dialetto), ma poco cambia. La seconda, come vedremo dopo, è che l’addizionale IRPEF salirà allo 0,8% (come già accade in altri Comuni del territorio, come Schio, Arzignano, Valdagno, Malo). La terza, positiva, è che i servizi essenziali non saranno toccati. “La grande difficoltà – ha spiegato l’assessore al Bilancio, Alberto Samperi – è stato mantenere un equilibrio. Tentare di non far gravare sulle persone meno abbienti, a reddito più basso, il peso di questa tassazione”.

PRIMA CASA – Per spiegare come, bisogna entrare in tecnicismi e soprattutto nei numeri, indispensabili per capire le ragioni, le strategie di chi amministra la città. Il totale delle mancate entrate 2014 è stato calcolato in 2.730.000 euro (tra IMU, riduzione di altri trasferimenti statali, cessate locazioni e diminuzione dei canoni del gas). Questa la cifra da colmare. Unica strada possibile, agire sulla IUC (Imposta Unica Comunale), una “Service Tax” che comprende IMU (Tassa sugli immobili, esclusa la prima casa), TASI (Tassa sui servizi indivisibili) e TARI (Tassa sui rifiuti, ex TARES). Il Comune ha deciso di applicare la TASI sulla prima casa e di fissare l’aliquota massima (3,3xmille), introducendo però importanti detrazioni: 110 euro per qualsiasi prima casa, più 50 euro per ogni figlio convivente, fino a 26 anni. “Con questa scelta – ha commentato l’assessore Samperi – ci siamo impegnati a non far pagare ai thienesi più di quanto abbiano pagato per l’IMU prima casa nel 2012”. Il Comune conta di incassare con questo sistema 1.850.000 euro.

ALTRI FABBRICATI – Per quanto riguarda gli altri fabbricati, IMU e TASI vanno analizzate insieme. La Commissione Bilancio del Comune di Thiene ha deciso di ridurre la prima dello 0,5xmille rispetto al 9,5xmille del 2012 (a vantaggio di tutti gli immobili produttivi utilizzati dalle imprese, dato che l’imposta IMU non è deducibile). Mentre invece ha fissato allo 0,8xmille l’aliquota TASI (deducibile). Spiega ancora l’assessore Samperi: “In questo modo non ci sarà infatti nessun aumento della pressione fiscale a carico delle imprese. Abbiamo sfruttato la possibilità prevista dalla Legge di deducibilità della TASI ai fini fiscali per aiutare le imprese: sulla carta queste avranno un’aliquota TASI più alta rispetto alle famiglie perché fissata nello 0,8‰, ma, al tempo stesso, godranno di una riduzione dell’IMU, imposta che non è deducibile, dello  0,5‰. Con questo accorgimento per le aziende l’importo complessivo rimarrà invariato rispetto all’anno scorso. E l’effetto di questa manovra congiunta – prosegue ancora l’assessore – su IMU e TASI porta un gettito per il Comune di circa 300mila euro, che viene utilizzato per finanziare gli sgravi per i figli per la TASI sulla prima casa (170mila euro) e la riduzione dell’IMU sui comodati (130mila euro, ne parliamo tra poche righe)”. Nessuno sconto invece sulle aree edificabili: “Il nostro territorio ha già abbastanza cemento. Non abbiamo alcun interesse a concedere agevolazioni fiscali”.

IMMOBILI IN COMODATO – Quella sui comodati è un’altra importante novità. L’aliquota IMU sulle case date in comodato ai parenti di primo grado è stata ridotta al 6,5‰ rispetto all’8,5‰ del 2013. Questa agevolazione, che vale appunto circa 130mila euro, interesserà oltre 550 famiglie thienesi che godranno di uno sconto pari al 30% di quanto pagato l’anno scorso. Su tali abitazioni date in comodato non viene applicata la TASI, come sulle seconde case e sugli alloggi ATER.

ADDIZIONALE IRPEF – La seconda notizia, dicevamo, è l’aumento dell’addizionale IRPEF, che il Comune ha deciso di “allineare” allo 0,8%. Il che porterà nelle casse del Comune altri 750mila euro, andando così a colmare il disavanzo. “Abbiamo previsto – illustra Samperi – un unico scaglione con la soglia di esenzione per i redditi fino a 10mila euro. L’esenzione interesserà 1350 contribuenti, soprattutto pensionati, che fino all’anno scorso avevano l’obbligo di pagare l’addizionale IRPEF. Quest’anno non la pagheranno più. Lo 0,8% di IRPEF si traduce in media in circa 60 euro in più all’anno per contribuente”. (vedi tabella a lato) 

Queste, in sintesi, le linee guida del documento che sarà portato al voto in Consiglio Comunale a fine aprile. Ancora all’assessore Alberto Samperi la conclusione: “Non si tratta solo di tasse. Il nostro obiettivo è mettere in sicurezza i conti del Comune a partire da una significativa riduzione delle spese correnti. In due anni abbiamo operato risparmi e tagli di spesa per 1.050.000 euro, portando la spesa corrente ai livelli dell’anno 2004. Nostra intenzione ora è uscire dalla fase di ‘tamponamento’ per la riduzione delle entrate e avviare una programmazione stabile sia sul fronte dell’erogazione dei servizi al cittadino sia su quello della manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere pubbliche esistenti e della realizzazione di quelle in progetto. Garantire i servizi con la loro qualità attuale agli utenti, dare il via a lavori necessari che non possono più attendere e tutelare le fasce sociali deboli come i pensionati e le famiglie”.  

di Redazione Thiene on line

 

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