“Siamo rimasti sconcertati. L’altra mattina  avevamo già presentato un’ interpellanza sulla sicurezza ed il presidio della Polizia Locale al Bosco, visto la crescente ondata di violenza e furti nell’ultimo anno e veniamo a scoprire della decisione del Comandante di lasciare il Consorzio”. Non si sono fatte attendere le reazioni politiche dell’opposizione capitanata da Giulia Scanavin e Federico Mojentale. I due consiglieri, qualche ora prima di leggere sui media locali della scelta di Giovanni Scarpellini, avevano presentato un’interrogazione sul tema sicurezza.

“Siamo ancora increduli e attoniti che Thiene possa perdere l’ennesima figura chiave, invidiata da tutti i comuni limitrofi e non. Siamo per una politica che costruisce e non distrugge. Approfondiremo le motivazioni che hanno portato il comandante ad una decisione così drastica”.

La nota stampa prosegue: “Partendo dal presupposto che l’illuminazione sia in assoluto il primo deterrente da attuarsi, ci auspichiamo che il nostro intervento in Consiglio Comunale e la nostra interrogazione sia ascoltata al più presto per riattivare il servizio di illuminazione pubblica, ovunque, nel territorio thienese, come sta facendo di fatto il comune di Santorso. Come sappiamo fa da tempo il Comune di Piovene Rocchette. La scelta di illuminare la città di Thiene a macchia di leopardo dell’ amministrazione comunale, assunta per far fronte ai rincari dei costi dell’energia, non è stata ponderata in quanto ne è venuta meno la sicurezza dei cittadini. Non accettiamo la risposta dell’ assessore Zavagnin che dichiara che per qualsiasi necessità i cittadini possano farne richiesta per la riattivazione al servizio. Il pagamento delle tasse comunali da parte dei cittadini non prevede nessun “servizio a gettone o su richiesta “. Troviamo deplorevole una risposta del genere da un rappresentante pubblico che dovrebbe invece avere a cuore tutta la città e portare reverenziale rispetto alle enormi fatiche che ogni cittadino attua per pagare le imposte”.

“Abbiamo un Comune in salute”

“Tra l’altro i bilanci comunali godono di salute e sicuramente potrebbero essere spese più somme per la sicurezza pubblica di tutti – continuano Scanavin e Mojentale – . Altresì sarebbe interessante capire del bando della Regione Veneto del 2022 in merito alla sicurezza locale, esattamente quanti fondi sono stati chiesti e quanti sono stati utilizzati e per cosa. Non entriamo nel merito delle competenze della Polizia di Stato, ma sicuramente il primo cittadino e tutta la giunta possono incrementare il budget destinato alla Polizia Locale e relativi monitoraggi (tipo varchi elettronici o telecamere di sorveglianza). Ce lo possiamo permettere! Certo che senza illuminazione funzionante, servirebbero solo a fare gli interessi dei malfattori…Ma soprattutto ed è forse il passaggio più importante : come mai il presidio di Polizia locale nella stazione degli autobus al Bosco, che doveva essere realizzato nel programma opere pubbliche 2022-2023 non ha ancora visto inizio? Sarebbe stato un punto di monitoraggio utile alla comunità e di sicura efficacia. È per questo che il nostro gruppo consigliare  ha presentato un’ interrogazione pubblica, in merito, sperando che la risposta non sia la solita burocrazia che incombe, lungaggini varie, o difficoltà di reperimento di materiale, questioni tra l’ altro, che riguardo ogni settore lavorativo….Dopotutto c’ è sempre la possibilità di dimettersi per difficoltà ostative di ogni genere perché la competenza è l’unico rigore che ci salva dalla superficialità e dal pressapochismo”.

Giulia Scanavin Federico Mojentale

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