“Mi sento accusare del reato di minaccia? Quello di cui mi accusano, è ciò che rientra esclusivamente nel mio ruolo istituzionale di svolgere attività ispettive previste dal mandato elettorale,  che ha pari dignità a quello del sindaco. E’ fondamentale  ricordare agli amministratori thienesi che la presenza di un’ opposizione istituzionalizzata è una delle grandi conquiste della storia della democrazia in Occidente. Questo aspetto è di notevole importanza poichè  canalizzare il dissenso sociale attraverso vie legittime è fondamentale , a differenza dei paesi non democratici, dove l’opposizione al pensiero dominante è repressa anzichè legittimata”.

Lo sfogo arriva dalla consigliera di minoranza Giulia Scanavin, dopo il consiglio comunale di ieri sera, dove, se c’è un presidente del consiglio che sta dimostrando di saper mediare (Andrea Zorzan in tanti anni di esperienza ha imparato un pochino l’arte della politica ), degli assessori che sanno dibattere, quando la parola passa al sindaco, le scintille scoppiano inevitabili nell’aula consiliare. Tono mai naturale, Giampi Michelusi ad un certo punto, è perfino uscito dall’aula piccato, come se non sopportasse più la voce dell’unica consigliera che sa dargli filo da torcere. L’ha addirittura accusata pubblicamente di minacce e non ha esitato ad attaccare il consigliere di minoranza Manuel Benetti dicendogli un “non so in che mondo viviamo” solo per aver osato fare delle domande nemmeno così audaci.

“L’opposizione svolge alcune funzioni fondamentali per la democrazia: dal controllo sull’operato della maggioranza al  condizionamento e l’influenza sulle decisioni – ha continuato Scanavin – . E’ prevista la critica dell’indirizzo politico di chi governa e  la proposizione di un diverso orientamento istituzionale che possa ottenere in futuro la maggioranza dei consensi. Se il modello funziona al meglio, lo dicono fior fiore di politologi, l’opposizione riesce a dare vita al cosiddetto “governo-ombra”, che organizza tutte le attività di controllo, che noi oppositori abbiamo il dovere di mettere in atto. Ma questo, la maggioranza non lo accetta e mi vuole far passare per una persona molestatrice ed importuna “.

Cosa è successo ieri sera?

Quando prende la parola il sindaco è come se iniziasse a parlare un “condottiero”. Lui non tollera le critiche e non sopporta nemmeno le domande che è mio dovere fare, poichè essendo seduta su quella sedia, ho anche mandato di porre quelle interrogazioni. Ci accusa di “vivere in un altro mondo” quando richiedo sui tagli alla sicurezza, alle politiche giovanili e perfino al trasporto dei disabili ( – 30mila euro), perchè in un Comune con i conti  in ordine, noi rappresentanti dei cittadini abbiamo il diritto di comprendere le motivazioni. Esiste un dipartimento  Sociale che assorbe tutte le risorse:  abbiamo o no il diritto di sapere quali emergenze  siano in atto ed ottenere una specifica delle spese? Le risposte che ci vengono date sono frammentarie, mai esaustive e mai convincenti. Si parla delle tasse dei thienesi e non dei loro portafogli personali. E’ necessario rendere conto ai cittadini dell’uso dei soldi pubblici. Ed è emblematico vedere che oltre alla mera lettura dell’assessore,  del bilancio di esercizio e del  Dup (documento unico programmato), non ci sia stata un’esposizione del Sindaco sui programmi che hanno ispirato tale scritto, preferendo abbandonare l’aula in silenzio”.

E’ stata accusata di minacce pubblicamente, perchè?

Guardi, mi viene da ridere perchè mi sembra ridicolo anche raccontarlo, ma fa capire il clima che si respira in città e persino nell’unico luogo in cui noi dell’opposizione possiamo esercitare la nostra funzione. La verità è che svolgo il mio mandato con correttezza, rettitudine e che non ho solo deciso di elencare le irregolarità, ma che ho  preso anche la responsabilità di esporre le problematiche in Prefettura, di bussare alle porte della Corte dei Conti e a tutti gli enti capaci di darmi risposte o risolvere i dubbi. Solo per aver utilizzato il termine “peli sulla lingua”, il sindaco Michelusi mi ha accusata di un grave reato come la minaccia, probabilmente sfiorando l’ipotesi di calunnia. Ad un certo punto è uscito dall’aula come infastidito. E perchè? Perchè chiedo delucidazioni sul Parco Sud, come sulla palestra delle scuole elementari, come sul fatto che i nostri ragazzi in un momento come questo, in cui hanno bisogno più che mai di attività, non fanno quella sportiva perchè piove dentro alla palestra a loro dedicata. In realtà, questo Comune è intollerante ai miei atti ispettivi, che non sono mirati “alla caccia alle streghe” di cui mi accusa Michelusi, bensì al controllo che una minoranza ha il sacrosanto dovere e  diritto di esercitare. Lui vorrebbe che noi alzassimo la mano e approvassimo tutto senza fiatare, ma direi che questo lo fa già una maggioranza allineata su tutto e che spesso non prende neanche più le sue difese. Riguardo alla violenza sulle donne, argomento sul quale tra l’altro ho espresso il mio assenso, ho soltanto chiesto, al di là dei discorsi politici e retorici, che potrebbero non interessare ai cittadini di Thiene,  quali iniziative concrete e servizi reali il nostro comune sta implementando, proprio come stanno facendo  tutti i comuni limitrofi, impegnandosi con risorse, dati e strategie. Sono “troppo mentalmente veloce”? Mi vergognerei solo se scaldassi la sedia e non mi lasceranno di sicuro passare per quella che non sono. Pensiamo alla Sicurezza, in questa città, a differenza di tutti gli altri paesi vicini, non si può osare denunciare la situazione della Polizia Locale che il primo cittadino tira in ballo Carabinieri, Guardia di Finanza e Polfer: non ha ancora capito che non è il Ministro degli Interni e lui non predispone i controlli delle forze dell’ordine dello Stato, che sono capitanate dall’alto in base a disposizioni ministeriali? Il primo cittadino deve occuparsi della Polizia Locale, dei varchi che non funzionano nonostante tutti i comunicati stampa in cui parla di fondi. Deve essere trasparente e ammettere che a Thiene abbiamo un serio problema con i furti, lo dicono i numeri della Prefettura, ma se ascolta la registrazione del consiglio comunale di ieri, non dobbiamo assolutamente asserire che Thiene ha problemi di sicurezza. Come se i fatti di cronaca fossero tutti inventati. Non si può proprio instaurare un confronto chè nomina le Forze dello Stato come se fossero ai suoi ordini diretti e lui anzichè essere il sindaco di Thiene fosse a Roma .

N.B.

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