E’ un Partito Democratico che guarda al futuro quello di Achille Variati, sottosegretario agli Interni e figura di spicco della sinistra moderata vicentina e veneta. Alla vigilia delle elezioni regionali, dove l’antagonista Luca Zaia è dato vincitore senza battaglia, con una percentuale che supera il 70%, Variati ha le idee chiarissime: “Siamo pronti per il dopo Zaia, quando la Lega non sarà più quella di prima e non avrà più riferimenti”.
Una frecciatina estremamente realistica, perché se è ovvio che già da lunedì sera si saprà se il Veneto ha scelto la linea della Lega veneta di Zaia o di quella lombarda di Salvini, è altrettanto vero che un delfino di Zaia non c’è. E se c’è, non si è ancora fatto notare.
“Il Pd sta formando una squadra di giovani ed investe in loro per il suo futuro”, ha spiegato Variati presentando Luca Cortese e Chiara Luisetto, candidati vicentini per il consiglio regionale.
Due candidati grintosi e determinati, consapevoli che la grande probabilità, se saranno eletti, sarà di stare sui banchi dell’opposizione. Ma per formarsi e fare esperienza, portando avanti le istanze del territorio e ottenendo qualche successo, sarebbe comunque un’ottimo punto di partenza.
La scena è tutta di Achille Variati, moderato e consapevole che il suo partito, che ora è al governo, ha ancora una serie di errori da scontare. Primo tra tutti quello “di avere usato regole ordinarie per contrastare un evento straordinario e dopo aver messo in campo risorse eccezionali – ha spiegato ricordando i giorni ‘neri’ dell’emergenza covid, quando da Roma le soluzioni per la vita delle persone erano siglate a suon di Dpcm –La politica è una cosa seria, chi governa deve fare delle scelte”. Fin troppo scontata la frecciatina al governatore Luca Zaia, colpevole di “aver considerato obiettivi le Olimpiadi invernali e le colline del Prsecco”, ha spiegato il sottosegretario. “Con i problemi che abbiamo, Zaia ancor una volta non ha deciso, non ha fatto nulla – ha continuato – La Pedemontana è il massimo esempio di inefficienza governativa, per non parlare della Sanità del Veneto”.
A fianco di Cortese e Luisetto, con vicino anche il sindaco di Thiene Giovanni Casarotto, Variati promette un Pd nuovo, fatto di giovani e di proposte. Anche se ammette che manca un leader, che la squadra deve essere formata. “Il Pd è la forza nel Paese – ha concluso – L’unico partito in grado di arginare la deriva violenta e divisiva. Lavoreremo sodo e formeremo le persone adatte per il futuro”. Variati però ha anche ben chiare le esigenze del suo partito per il prosssimo futuro: “Essere pronti a rimpiazzare la Lega e Zaia quando il governatore, un paio di anni dopo le elezioni, se ne andrà. Persone come Luca Corte e Chiara Luisetto possono essere il nosto futuro, con la loro frescehzza, la determinazione, la grinta e la preparazione che acquisiranno nei prossimi anni”.
Anna Bianchini