La presa di posizione dei sindaci della conferenza ex Ulss 4 ha avuto i suoi effetti e la dirigenza medica ha oggi convocato la stampa dell’Altovicentino per snocciolare i numeri di un ospedale, che, a detta del Commissario Bortolo Simoni, rimane una struttura di tutto rispetto che non sarà mai ‘figlia di un dio minore’.

‘E’ vero, siamo in piena emergenza per la carenza dei medici e questa si riflette drammaticamente sulle liste d’attesa per le prestazioni ambulatoriali, ma stiamo lavorando duramente per fronteggiare questo periodo critico. Questo ospedale ha sale operatorie che funzionano a regime ed un pronto soccorso, al quale hanno avuto accesso nel 2018 ben 66.872 persone. Un ospedale che ha fior fiore di anestesisti, di medici in generale e di infermieri. Dove i parametri del ministero della Sanità sono perfettamente rispettati. Un plesso nuovissimo che non ci sto che venga screditato per via di una campagna elettorale, dove gli aspiranti consiglieri comunali in lista, seduti al bar, dicono come va gestita la sanità. Che lascino ai manager e a chi è addetto ai lavori l’organizzazione di un ospedale prima di parlare senza competenze’. Ha sfoderato tutta la sua passionalità il commissario dell’Ulss 7, in difesa dell’ospedale di Santorso, dove non vuole che si gettino ombre che possano scoraggiare l’utenza nel frequentarlo.

‘Quello che abbiamo letto sui giornali in questi giorni non può gettare discredito su una realtà sanitaria, dove in questo momento sindaci, minoranze e sindacati non stanno dando una mano d’aiuto’. Alla domanda dei giornalisti sulle schede ospedaliere, che in questi giorni, sono state al centro delle polemiche per il timore che l’ospedale Altovicentino diventi di serie B rispetto a quello di Bassano, Simoni non ha voluto rispondere, dichiarando di non essere un politico. La sua parte il commissario dell’Ulss 7 l’ha fatta assieme ai suoi più stretti collaboratori con cui, dinanzi alla stampa, ha illustrato i numeri di un ospedale, sul quale ha voluto confortare l’utenza che a suo avviso, deve continuare a utilizzarlo con la massima fiducia. Non ha potuto valicare il confine politico Simoni, rimanendo nel suo ruolo tecnico e forse, stamattina, uno dei tanti politici regionali che in queste settimane hanno alimentato le paure che Santorso venga ‘sottomesso’ a Bassano avrebbe potuto mettere piede nella sala riunioni dell’ospedale. Ma si sa, l’attenzione sull’Altovicentino non è la stessa che la politica regionale ha riservato ultimamente a Bassano, dove a spendersi ci sono assessori e consiglieri che contano , che con rassicurazioni a scopi elettorali ai bassanesi hanno gettato nello sconforto una parte di territorio che sembra essere stata abbandonata dalla politica. I sindaci del nostro territorio si sono battuti da soli e senza la sponsorizzazione di pezzi da 90 della politica che conta, tutti impegnati sul fronte bassanese dove la Lega sembra voglia vincere a tutti i costi. Forse questo è stato il loro problema, quel non avere il supporto di chi decide e che nella scelta delle schede ospedaliere ha preferito Bassano del Grappa. E’ chiaro che questo non lo ammetterà mai la Regione, ma se quei timidi sindaci che hanno sempre parlato con toni cauti e mai alti come è invece accaduto a Bassano, ad un certo punto, hanno deciso di farsi sentire, è perchè da troppe settimane dal fronte bassanese si rincuoravano i cittadini di quel territorio con enfasi, al punto da cambiare le schede ospedaliere nel giro di pochissimi giorni. Oggi, l’intento di Simoni era proprio quello di lanciare un messaggio agli abitanti dell’Altovicentino e anche la scelta di fare la conferenza stampa a Santorso è stata mirata a gettare acqua su un fuoco molto vivace. ‘Siamo sempre in tempo ad aggiustare il tiro con le schede ospedaliere – ha detto il commissario – ma facciamo le cose in modo costruttivo perchè il periodo è difficile e non dobbiamo essere disfattisti. I soldi ci sono e la Regione li vuole investire tutti per erogare le prestazioni di qualità che hanno sempre contraddistinto la nostra sanità. Anche i sindaci dell’Altovicentino hanno fatto tutto da soli senza ascoltare il mio parere tecnico, tirando conclusioni e facendo richieste non consone alla programmazione dell’ ospedale, a Bassano la discussione tecnica è stata diversa ed i primi cittadini mi hanno coinvolto di più’.

Caso Pronto Soccorso

Per quanto riguarda invece le carenze di organico al Pronto Soccorso di Santorso, sono in fase di attuazione alcune novità organizzative, quali l’ingaggio di ulteriori medici “a gettone” e l’affidamento del trasporto notturno dei pazienti ad una cooperativa specializzata in servizi sanitari, naturalmente con personale sanitario abilitato a intervenire in caso di emergenza, così che i medici di turno non debbano recarsi all’esterno dell’ospedale. Questo nuovo servizio dovrebbe partire a breve.

I pensionati possono tamponare l’emergenza’

Secondo il commissario Simoni, una delle soluzioni temporanee per risollevare le sorti dei reparti svuotati dalle fughe e dai pensionamenti dei medici potrebbe essere quella del reinserimento dei professionisti ‘anziani’.

‘Sebbene i sindacati non siano d’accordo, io non ci trovo nulla di male nel rivolgersi a degli specialisti che sono ancora in grado di fornire la loro esperienza’.

N.B.

 

 

 

 

 

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia