Valter Orsi e Francesco Rucco nella Valdastico Nord ci credono ancora.
Nonostante siano passati più di 40 anni, nonostante ci sia una multa di 600 milioni per “lavori non effettuati” a carico di Anas e nonostante i trentini abbiano dato il loro ‘ok’ ad una uscita che ne modifica sostanzialmente la traiettoria trasformandola da lineare ad ‘S’.
“Non siamo mai stati così vicini al traguardo del prolungamento a nord della Valdastico”, hanno commentato il presidente della Provincia ed il delegato alle grandi infrastrutture, rispettivamente sindaci di Vicenza e Schio, replicando alle titubanze espresse da Stefano Fracasso, consigliere regionale del Pd, che aveva definito la Valdastico Nord “fuori tempo massimo”.
Per l’esponente dem inoltre, la concessione per l’agognato tratto autostradale “andrebbe chiusa e lo sbocco a Rovereto sarebbe insensato. Bisogna invece puntare sul trasporto ferroviario, con tunnel a rotaie sotto il Brennero e ferrovia quadruplicata. Dal progetto iniziale della Valdastico Nord a oggi è cambiato il mondo”.
Non la pensa così Orsi: “Prendo atto delle considerazioni del Consigliere Regionale Stefano Fracasso sul tema del prolungamento a nord della Valdastico – ha dichiarato il sindaco di Schio e Consigliere Delegato alle grandi infrastrutture della Provincia di Vicenza – ma è utile precisare che oggi, più che mai, siamo in grado di programmare le linee di comunicazione del territorio sapendo che il quadro è stabile. In realtà la regola è che oltre i 500 chilometri la mobilità va strutturata su ferrovia, mentre al di sotto di questo limite si deve restare sul trasporto cosiddetto su gomma, altrimenti non si rientra dagli investimenti. La Provincia di Vicenza proseguirà il suo lavoro sulla A31, programmando gli adeguati attraversamenti necessari ai diversi territori e con la Provincia di Trento è in corso, da tempo, una costruttiva collaborazione finalizzata ad accelerare al massimo i tempi di esecuzione”.
La pensa allo stesso modo Francesco Rucco: “Per Vicenza e la nostra provincia questa è un’opera importantissima dal punto di vista logistico – ha aggiunto aggiunge il Presidente della Provincia di Vicenza – e sarebbe un grave errore un ripensamento quando siamo a pochi metri dal traguardo, che in questo caso è l’avvio dei lavori. La Regione del Veneto sta aspettando le eventuali modifiche al progetto, che i territori hanno già ricevuto, ma, una volta che le modifiche saranno accolte, si potrà procedere con la fase esecutiva. Chi se la sente di fermare un’opera che Vicenza attende da trent’anni e forse più? Noi no.”
A.B.