‘Il risultato delle “elezioni” provinciali è stato quello che tutti si aspettavano. Non mi soffermo sui numeri, sono considerazioni che lascio volentieri agli amanti delle percentuali e delle virgole, tanto essi sono inutili e non raccontano nulla della realtà politica che stiamo vivendo’. Queste le dichiarazioni di Roberto Fogaroli, segretario provinciale del Prc –  Con Variati candidato presidente sostenuto da due liste uguali, trasversali a tutte le forze politiche del centro e di destra, costruite solo per dare spazio agli amici degli amici (in una lista c’erano solo 13 posti, quindi con due liste i nomi votabili diventavano 26), non c’è stato alcun problema: vittoria a mani basse e consiglio provinciale con solo 2 o 3 consiglieri della Lega ed il resto dal gruppone PD – Nuovo Centro Destr’.

‘Dopo avere ribadito ai cittadini della provincia la totale mancanza di democrazia, essendo essi stati esclusi per legge dal voto (contro i dettami della carta costituzionale) e dopo avere ben sottolineato come questo consiglio provinciale nasca all’insegna del vuoto politico, senza un programma ben definito, senza una reale opposizione, senza un confronto pubblico tra le forze in campo ( impossibile, in effetti, vista la totale sintonia tra centro e destra) e senza alcuna informazione ai cittadini, vorremmo puntualizzare anche che questo tipo di elezioni, propagandate come qualcosa di nuovo, non sono assolutamente una novità; così si faceva nelle dittature e così si faceva nel nostro paese durante il fascismo. Lista unica, punto e a capo.- conclude Fogaroli –  E non ci si affanni a scrivere che anche nei paesi del cosiddetto “socialismo reale” si procedeva alla stessa maniera. Noi da queste modalità abbiamo preso le distanze molte decine di anni fa; non ci piacevano allora e non ci piacciono oggi. Noi amiamo la democrazia e in queste elezioni provinciali di essa non se n’è vista nemmeno l’ombra’.

 

Segretario provinciale PRC

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