Il governatore del Veneto Luca Zaia è categorico su Europa e migranti: “Abbiamo un flusso che chiuderà con un bilancio inquietante, ci aspetta un esodo biblico: avremo 200.000 migranti”, ha dichiarato.   “Abbiamo l’imbarazzo di un’Europa latitante”, prosegue Zaia, “non si sta minimamente occupando di questo esodo biblico. L’Europa non considera più i confini italiani come confini europei. Noi siamo il ventre molle dell’Europa e pian piano diventeremo il campo profughi dell’Europa”.

C’è poi il tema dell’integrazione a preoccupare il governatore del Veneto: “Siamo preoccupati per la dignità dell’ospitalità: chi scappa da morte e da fame deve avere ospitalità dignitosa. E molto questo questa va in tilt perché arrivano migranti economici che non c’entrano nulla con morte e fame. Dall’altro sta cambiando la fisionomia delle nostre comunità. Per questo noi dovremmo rivedere i servizi sanitari, educativi e sociali in generale, il che non vuol dire che siamo contro una società multietnica. Ma un discorso è un processo naturale”, conclude Zaia, “un altro è che quello che sta accadendo adesso, che nulla ha a che vedere con il processo naturale”.

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