Rino ha trovato casa. Una frase che si sente dire spesso quando si tratta di adozioni di cani, ma nel caso di Rino, è una frase che nasconde un miracolo.

Un cane da caccia ormai vecchio, cieco e sordo a causa dei suoi 14 anni, costretto a vivere in un tugurio sporco, con acqua e cibo serviti in una ciotola malconcia.

Non ci speravano le volontarie di Enpa di trovargli una famiglia, soprattutto in questi momenti in cui non ci si può vedere, non ci si può spostare, non ci si può scambiare un cane.

E invece per Rino è successo un miracolo. Un tam tam di telefonate, la disponibilità di una ragazza dal cuore d’oro che ha voluto far vivere a Rino una vecchiaia piena di coccole, caldo e buon cibo. E poi la gabbia lasciata aperta per poter prendere il cane, una serie di ‘incastri’ di tragitti per non sforare le regole e infine Rino, da un tugurio di terra e lamiere, si è trovato in un salotto, lavato, profumato, a dormire in una cuccia fresca di lavatrice.

“Uno su cento ce la fa – è il commento di Federica De Pretto, presidente Enpa della sezione Thiene-Schio – Ero davvero convinta di non farcela questa volta, perchè Rino è un cane davvero anziano, con problemi di vista e sordo. Sperare in un’adozione per li, soprattutto adesso, pareva un’impresa impossibile. E invece è arrivata Cinzia e ora Rino è al sicuro per sempre”.

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