Non è di molti giorni fa purtroppo il recupero da parte del Soccorso Alpino di un cane che, dopo essere sfuggito al controllo dei proprietari, è ruzzolato in un canale e ha perso la vita. Di seguito vi riportiamo alcuni suggerimenti di buon senso per evitare di perdere il vostro migliore amico e per non mettere a repentaglio la vostra incolumità e quella di altri escursionisti.
Andare a camminare con i cani liberi di correrci al fianco fa piacere a tutti noi e ognuno conosce il grado di obbedienza del proprio, se risponda al richiamo o se sia più propenso a seguire l’olfatto e la curiosità. Capita spesso che il Soccorso Alpino sia chiamato per aiutare i padroni a recuperare i loro animali, scesi in un canale, incrodati su una parete o spariti nei boschi. Una riflessione è necessaria. Non tenere al guinzaglio il proprio cane quando ci si muove in montagna, specie dove la presenza di animali selvatici è maggiore o in luoghi esposti, può mettere a rischio la sua incolumità, come talvolta quella dei proprietari stessi nel tentativo di andare a recuperarlo qualora scappi. Soprattutto se giovani o appartenenti a razze dal forte istinto predatorio, tenderanno a rincorrere odori e animali, finendo per mettersi nei guai. Spesso con il lieto fine, a volte purtroppo no. Meglio ricordarlo, anche se ci fa un immenso piacere vederli muovere in libertà, e farli camminare legati quando non si è completamente sicuri della loro obbedienza. In questi giorni particolarmente caldi evita inoltre spiacevoli e improvvisi faccia a faccia con le vipere, che, se non hanno il tempo di fuggire, potrebbero reagire a morsi per difendersi. Infine, come noi abbiamo sete e bisogno di ombra durante il nostro cammino, così i nostri amici a quattro zampe. Portate con voi acqua a sufficienza per entrambi e una scodellina dove versarla e fate qualche pausa tra gli alberi per rinfrescarvi e prendere fiato.
a cura dell’Ufficio Stampa del Soccorso Alpino e Speleologico Veneto