“La Regione del Veneto, riduce colpevolmente le sterilizzazioni delle colonie feline! Chiediamo un cambio netto di rotta: la maggioranza smetta di scaricare sulle spalle di semplici cittadini la gestione delle colonie feline che popolano il Veneto. Sono colonie che aumentano, di anno in anno, perché il Presidente Luca Zaia pur avendone competenza, non degna attenzione ad alcuna campagna di sterilizzazione. Sono molti i volontari che si accollano le spese e l’emergenza Coronavirus aggrava questa situazione”. Così i consiglieri regionali Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon (Partito Democratico), Cristina Guarda (Civica per il Veneto) e Patrizia Bartelle (Italia In Comune), che informano: “Già ora i parti sono in numero elevatissimo, e le associazioni e i privati cittadini dediti agli animali sono stremati!”.
“Da anni – ribadiscono i consiglieri regionali dell’Intergruppo per il benessere e la conservazione degli animali e della natura – chiediamo risorse per la garanzia delle sterilizzazioni delle colonie feline, e nuove assunzioni di medici veterinari, in vista del ricambio generazionale. Il servizio veterinario si trova da diversi anni in sotto organico. E’ arrivato il momento di pensare ai nostri giovani laureati”.
“A gran voce – osservano i consiglieri – proponiamo una campagna per sensibilizzare le famiglie proprietarie di animali, prevedendo anche con una compartecipazione a livello di spese. “L’assenza di risposta e l’ingiustificabile stop alle sterilizzazioni di questi giorni, manda un messaggio chiaro: i cittadini veneti e i volontari sono lasciati soli”. “I rischi, non riguardano solo coloro che sono sensibili al mondo animale: è urgente rispondere anche per motivi sanitari, motivo per cui sono chiamati in causa anche i Comuni, investiti da responsabilità che potrebbero essere ridotte, se solo la Regione del Veneto desse le giuste indicazioni alle Ulss, e ai propri veterinari, senza scaricare per l’ennesima volta, il peso e le responsabilità su coloro che offrono il proprio tempo e denaro al volontariato”.