Il lupo non deve avere paura, può restare nelle sue montagne. Ha avuto successo la mobilitazione organizzata dalla Lav davanti a Palazzo del Consiglio Regionale Veneto e la legge che avrebbe consentito l’uccisione di lupi è stata rinviata.

“Il lupo è salvo e la legge non si vota”, ha commentato entusiasta Andrea Zanoni, consigliere del Pd, animalista ed ambientalista.

Il Pdl riguardante le ‘Misure di prevenzione e di intervento concernenti i grandi carnivori’ e l’autorizzazione a far percorrere i sentieri di montagna ai fuoristrada dei cacciatori non sono state discusse e sono state rinviate. Un grande successo per gli amanti degli animali e per i tanti esperti che da anni sostengono che il lupo non sia pericoloso per l’uomo e che, per conviverci, siano sufficienti le misure di protezione rivolte al bestiame in malga.

La legge era voluta dalla maggioranza, ma alla fine il rinvio è sembrato la soluzione migliore. “Il provvedimento configura gravi profili di illegittimità costituzionale così come dimostrato dalle identiche leggi che la scorsa estate sono state approvate dalle Province Autonome di Bolzano e Trento – hanno spiegato da Lav – Leggi che hanno subìto l’immediata censura del ministro dell’Ambiente Costa che ne ha annunciato l’impugnazione avanti la Corte Costituzionale”. “Appena la legge sarà approvata presenteremo immediatamente istanza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri perché sia subito impugnata avanti la Corte Costituzionale – ha dichiarato Massimo Vitturi, responsabile Lav Area Animali Selvatici – non possiamo tollerare un atto di tale arroganza politica che non ha nulla a che vedere con la prevenzione dei conflitti con le attività umane”.
“Se anche un solo lupo dovesse essere ucciso a causa dell’approvazione di questa legge-farsa, faremo immediatamente ricorso alla Corte dei Conti per il danno erariale prodotto dai Consiglieri Regionali che l’hanno approvata – hanno annunciato gli attivisti”.

Solo pochi mesi fa l’ex Presidente della Provincia di Bolzano e un suo funzionario sono stati condannati al pagamento di un milione di euro per il danno prodotto al patrimonio dello Stato, proprio per aver consentito l’uccisione di animali protetti.

“Oggi è una bella giornata per la tutela di ambiente, fauna selvatica e montagna – ha sottolineato Zanoni – Voglio ringraziare associazioni e cittadini che si sono mobilitati sia tramite mail che di persona, manifestando fuori da Palazzo Ferro Fini. Ero pronto al varco con una nutrita manovra emendativa, perché sono due provvedimenti sbagliati e pericolosi Per quanto riguarda il lupo, tutto spostato per l’assenza del relatore della legge. Il collega Nicola Finco ha fatto degli abbattimenti un cavallo di battaglia, ha insistito nella riunione dei capigruppo per mettere il Pdl all’ordine del giorno salvo dare forfait. Che ci sia qualche mal di pancia all’interno della maggioranza? Forse si sono resi conto che è pericoloso approvare una legge già impugnata dal loro stesso governo, quello Lega-Cinque Stelle, appena pochi mesi fa quando a proporla erano state le Province autonome di Trento e Bolzano?”
Discorso diverso, invece per la legge sui fuoristrada, che approda nuovamente in Commissione: “Di solito questi rinvii sono l’anticamera dell’affossamento – ha concluso Zanoni – Finalmente hanno ascoltato le preoccupazioni di tanti sindaci, regole, associazioni ambientaliste e di tutela animali, Cai e residenti: dare il via libera ai fuoristrada dei cacciatori sui sentieri di montagna vietati ai mezzi motorizzati sarebbe assolutamente sbagliato”.

di Redazione Altovicentinonline

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