Cani e gatti tenuti in condizioni igieniche pietose a Pedescala, nella piccola frazione di Valdastico. Animali che dovevano fruttare il soldo, tramite annunci sul web da parte dei tre, padre e due figli, che si definivano allevatori.

A denunciare lo stato pietoso in cui venivano tenuti gli animali, i carabinieri forestali di Arsiero. Da parte dei militari una lunga indagine, partita nel giugno scorso e terminata poche settimane fa. Scandita anche da appostamenti vicino alle due abitazioni che la ‘famiglia di allevatori’ usava per tenere gli animali, nell’attesa di concludere una vendita online.
Video e foto realizzati, a cornice dei riscontri eseguiti dai militari, che ricostruiscono una gestione totalmente irregolare di quella che per i tre doveva essere un’attività redditizia. Due case, una in via Dal Pozzo e l’altra in via Forme Cerati, che sono state colpite da un’ordinanza urgente del primo cittadino di Valdastico, imponendo al proprietario, un 40enne formalmente residente a Treviso e di origine brasiliana, “di sospendere immediatamente l’attività di allevamento di cani e gatti” nella casa di via Dal Pozzo a Pedescala, imponendogli inoltre il “divieto di spostare gli animali nel secondo immobile”, ossia in via Forme Cerati.

Due alloggi che, come si legge nella relazione redatta dai militari a metà novembre, “si presenta priva di manutenzione e senza servizi igienici e con impianti elettrici volanti e non a norma” per la prima casa, mentre quella di Forme Cerati “si presenta in condizioni igieniche precarie”.
L’allevatore, inoltre, avrà tempo venti giorni per “bonificare e sanificare” entrambe le case, mettendo insicurezza le due stufe a legna e la caldaia a gasolio installate in via Forme Cerati.

di Redazione AltovicentinOnline
(ph di repertorio)

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