Assistenza diretta e in loco agli allevatori di montagna, per aiutarli a proteggere e difendere greggi e armenti dagli attacchi dei grandi predatori. E’ quanto ha disposto la Giunta regionale del Veneto impegnando 55 mila euro per confermare, per tutta la stagione dell’alpeggio 2020 e a tutti i comprensori di pascolo e allevamento in quota, il servizio di assistenza e supporto a malghe e allevamenti ad integrazione delle forniture e dei progetti di prevenzione.

La Direzione regionale Agroambiente e Gestione faunistico venatoria provvederà, su indicazione dell’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan, a costituire anche quest’anno i quattro servizi di assistenza tecnica, gestiti da personale esperto, per aiutare gli allevatori a proteggere gli animali domestici al pascolo. I presidi coprono le diverse aree montane e collinari del territorio regionale: 1) l’area del Baldo, della Lessinia e della val di Chiampo; 2) l’area del Pasubio, della Val d’Astico, dell’Altopiano Sette Comuni e della Valbrenta; 3) area del massiccio del Grappa con tutti i suoi versanti, dal Feltrino alle Prealpi Trevigiane, comprese la Val Belluna e il Bellunese; 4) l’area dell’Alpago, dell’Agordino, del Cadore e del Comelico.

Compito dei presidi tecnici sarà quello di aiutare gli allevatori ad installare correttamente e a gestire nel modo migliore le recinzioni elettrificate semipermanenti, mobili, fisse, nonchè i dissuasori faunistici, finanziati dalla Regione negli anni precedenti con i fondi del programma comunitario Life WolfAlps e nel biennio 2019-2020 con quelli del Programma di sviluppo rurale. Forniranno inoltre assistenza diretta rispetto alla sperimentazione del radiocollare e delle relative barriere virtuali, oltre che nel monitoraggio e quantificazione degli eventuali danni subiti e nella corretta compilazione delle domande di indennizzo.

La Regione Veneto ha investito oltre un milione di euro per la fornitura di recinti elettrificati, dissuasori acustici e luminosi – spiega Pan – Gli strumenti di prevenzione acquistati per essere efficaci nella loro funzione di prevenire gli attacchi dei grandi predatori al bestiame domestico, devono essere installati correttamente da parte degli allevatori beneficiari, nonché essere gestiti durante l’intera stagione d’alpeggio con una corretta e costante manutenzione. I tecnici incaricati dalla Regione provvederanno a fornire supporto tecnico agli allevatori, a verificare e controllare il corretto montaggio e manutenzione delle recinzioni elettrificate e di altri strumenti di prevenzione installati per tutta la stagione di alpeggio. I dati scientifici sui danni subiti dagli allevamenti in quota in Veneto ci dicono che in 8 casi su 10 le predazioni sono avvenute a scapito di capi non adeguatamente protetti o dove gli strumenti di prevenzione non hanno funzionato a dovere a causa di inconvenienti tecnici o difficoltà di installazione”.

Comunicato Stampa a cura della Regione Veneto

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