Ha avuto il coraggio di disfarsi del gattino gettandolo nel bidone dell’umido, che ha poi chiuso a chiave. Se non fosse stato per il miagolio di quel cucciolino, quasi schiacciato dai sacchetti dell’immondizia che gli piovevano addosso, la sua sarebbe stata una morte certa. La storia a lieto fine di questo micio, che ora sta decisamente meglio arriva da Montecchio Precalcino e risale a diversi giorni fa. E’ ferito alle zampe posteriori e prova ancora molto in sofferenza, ha appena due mesi e pare sia stato preso a pedate, confermerà il veterinario che lo ha curato.
La storia che fa emergere la crudeltà dell’uomo è stata portata alla luce dalla presidente dell’Anpa Laura Carnevale, che con l’arrivo dell’estate non ha più pace per l’emergenza gatti che la fa correre fino alla provincia di Padova.
” Il gattino ha attirato l’attenzione con i suoi miagolii , di un bambino di 11 anni, Gabriele, il quale ha chiamato soccorso ad un passante per poter aprire la prigionia forzata del piccolo, il quale è stato tirato fuori da sotto tutte le immondizie di umido e portato in salvo provvisoriamente a casa sua. La telefonata alla nostra associazione ha fatto si che una nostra volontaria lo andasse a recuperare per portarlo di corsa ad una clinica a Padova. Nella nostra zona, infatti, non abbiamo trovato nessuno. La sua situazione si è manifestata subito pesante, lesioni alle zampe, alla spina dorsale e schiacciamento della vescica. – racconta la presidente – E’ seguito da un ortopedico. Non ci sono parole per definire la crudeltà ignobile di un essere che non si può definire umano per aver compiuto un gesto così vile, così assurdo nei confronti di una piccola creatura già inerte e con grande sofferenza. Senza umanità, senza cuore, senza coscienza. Plauso invece per il piccolo Gabriele che ha saputo, anche nella sua tenera età, usare prontezza di spirito, il cuore e la coscienza per portare in salvo la creatura, intanto restituendole dignità e rispetto, con un gesto importante che deve essere preso ad esempio dagli adulti insensibili e vili”.
di Redazione AltovicentinOnline
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