Grande emozione l’altra notte al Lido di Jesolo dove ben dieci esemplari di tartaruga marina Caretta Caretta lunghi appena 5 centimetri hanno lasciato il nido dopo la schiusa delle loro uova in direzione del mare.
Un evento più unico che raro per il litorale veneto se si considera che sinora il primato della nidificazione più a nord era precedentemente stato stabilito a Pesaro, nelle Marche.
Un record probabilmente a livello mondiale, complice una temperatura dell’acqua più alta del normale, l’eccezionale avventura della testuggine marina era iniziata lo scorso 9 luglio quando un esemplare femmina era stato avvistato da una turista mentre era intento a deporre ben 68 uova a pochi passi dagli ombrelloni dell’affollata spiaggia jesolana.
La deposizione era avvenuta nottetempo, tra la mezzanotte e le 3 del mattino, e già l’indomani l’area era stata prudenzialmente recintata e posta sotto stretta vigilanza h24: un atto dovuto per motivi di studio che hanno portato ricercatori e tecnici dell’Università di Padova, Legambiente e Arpav a monitorare il sito con continui rilievi, ma anche un gesto di attenzione verso questa specie a rischio estinzione.
La tartaruga Caretta Caretta infatti, che da adulta può raggiungere una lunghezza di oltre 1 metro e venti e un peso superiore ai 150 chilogrammi, nonostante vari progetti di salvaguardia ha subito soprattutto negli ultimi anni una drastica riduzione della popolazione: una specie vulnerabile minacciata dall’inquinamento marino e dalla riduzione degli habitat di nidificazione, senza contare le collisioni con le imbarcazioni e il danno provocato da sistemi di pesca particolarmente invasivi.
Ed è proprio per questo che il miracolo di una vita che nonostante le difficoltà combatte per resistere e si rinnova persino a latitudini finora impensate, ha fatto tanto clamore. Uno spettacolo non ancora terminato perchè, come comunicato dalla Guardia Costiera, altre uova si dovranno schiudere nei prossimi giorni: per questo il presidio attorno al nido rimarrà sino all’ultima tartarughina che uscita dalla sabbia saluterà Jesolo per tuffarsi nell’Adriatico.
Marco Zorzi