I ricercatori hanno ipotizzato che il campo magnetico della nostra stella potrebbe essere direttamente collegato all’instabilità degli strati più esterni. Le simulazioni degli esperti rivelano che i cambiamenti superficiali sono sufficienti a generare fenomeni magnetici paragonabili a quelli osservati. Al contrario, le simulazioni associate agli strati più profondi sembravano produrre attività meno realistiche. Il lavoro suggerisce che le macchie solari e i brillamenti potrebbero essere il risultato di processi e fenomeni che si verificano nel campo magnetico superficiale, piuttosto che in una zona più profonda.
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