Mercoledì 4 giugno, il ristorante “Alla Pergola” di Sarcedo non sarà solo un tempio del gusto, ma un vero e proprio luogo di cura. Torna Chef per Bene, l’evento benefico che riunisce alcune delle firme più prestigiose della ristorazione italiana per una causa che va dritta al cuore: sostenere il reparto di Oncologia dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza. Cinque grandi chef. Un unico obiettivo: fare del bene, cucinando. Giunto alla sua quinta edizione, il format ideato da Vignato Events ha scelto di proseguire il proprio impegno al fianco degli Amici del Quinto Piano, il gruppo di volontari che ogni giorno accompagna pazienti oncologici e familiari nel difficile percorso della malattia, attraverso attività che uniscono cultura, alimentazione e benessere.

Quest’anno, ai fornelli si alterneranno veri e propri fuoriclasse della cucina italiana: Giancarlo Perbellini, tre stelle Michelin, Casa Perbellini 12 Apostoli; Nicola Portinari, due stelle Michelin, La Peca; Chiara Pavan e Francesco Brutto, una stella Michelin, Venissa; Corrado Fasolato, una stella Michelin, Resort Spinechile – Schio e Alex De Anna e Santo Panariello, padroni di casa Alla Pergola di Sarcedo.

Una brigata di stelle per una serata che unisce fine dining, etica e solidarietà. Il menù, ideato ad hoc per i 250 ospiti presenti, sarà svelato solo la sera stessa, ma si preannuncia come un inno ai sapori primaverili e alle sfumature leggere dell’estate. “Essere ancora una volta parte di questo progetto è un onore”, spiega Nicola Portinari. “Conosco il gruppo da tempo e credo profondamente nel valore di questa iniziativa. Per questo, ogni volta, coinvolgo con entusiasmo i miei colleghi: perché anche la cucina può diventare cura.” E proprio al concetto di nutrizione come terapia si lega il cuore del progetto: tutto il ricavato andrà infatti a sostenere SeTA – Servizio di Terapia Alimentare, un ambulatorio specialistico interno all’Oncologia del San Bortolo, attivo dal 2017. Il servizio, gestito dal dr. Renato Giaretta e dal team delle dottoresse Busin, Mosele e Ruaro, offre consulenze nutrizionali personalizzate a pazienti oncologici, con particolare attenzione al tumore al seno. La richiesta è in crescita costante e l’obiettivo, ora, è poter ampliare il numero di ore settimanali per garantire l’accesso a più persone. “Non esiste il cancro, esistono persone che si ammalano di cancro”, sottolinea Giaretta. “Il nostro compito è offrire loro un percorso terapeutico che sia davvero completo: oltre alla medicina, anche l’alimentazione e il movimento sono strumenti preziosi per migliorare la qualità di vita.” A rendere possibile tutto questo sono anche i partner che hanno deciso di sposare la causa: cinque aziende del territorio (Look Sposa, MA Impianti, Livio Gemmo, Berica Carburanti, Distilleria Zanin) hanno scelto di coprire integralmente i costi dell’evento, affinché il ricavato potesse essere destinato interamente alla beneficenza. “Chef per Bene” è sold out, ma il suo messaggio continua a fare rumore. È il segno tangibile che esiste una comunità viva, consapevole, capace di attivarsi per chi ha più bisogno. Una comunità che, anche attraverso un piatto, sa prendersi cura.

Valentina Ruzza

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