Borse sotto gli occhi, palpebre calanti ed eccessi di cute sono gli inestetismi che con il passare degli anni si possono fare più evidenti. Ma non solo, anche fattori genetici (connessi all’individuo), patologici, o abitudini di vita possono contribuire a manifestare precocemente questi aspetti poco piacevoli. Grazie alla blefaroplastica è possibile attenuare questi inestetismi, ringiovanendo e migliorando l’aspetto delle palpebre. A seconda dei casi e delle necessità, la blefaroplastica può essere eseguita sia sulle palpebre superiori che su quelle inferiori.

Quali sono i principali inestetismi che possono interessare le palpebre ed in parte la zona del “contorno occhi”?

La regione palpebrale può presentare diversi inestetismi, in particolare sulla palpebra superiore sotto forma di eccessi cutanei che a loro volta determinano delle pieghe che possono coprire tutta la palpebra, a volte fino al bordo ciliare. Nella palpebra inferiore invece, questi eccessi cutanei rappresentano le cosiddette “borse” adipose, determinate dalla “erniazione” del grasso posto all’interno dell’orbita.

In cosa consiste l’intervento?

La blefaroplastica può essere eseguita in diversi modi:

  • L’intervento alla palpebra superiore prevede un’incisione di forma e di aspetto variabile secondo quanto il chirurgo ha definito con il paziente, realizzata in modo da far cadere la cicatrice nella piega naturale delle palpebre e renderla quindi poco visibile. Inoltre l’incisione può estendersi lateralmente all’angolo esterno dell’occhio in modo da confondersi con le piccole rughe di espressione.
  • L’intervento alla palpebra inferiore può essere condotto per via esterna o attraverso un’incisione transcongiuntivale. Nel primo caso viene eseguita un’incisione a pochi millimetri sotto la linea delle ciglia verso l’angolo esterno dell’occhio. Le borse adipose possono quindi essere asportate o riposizionate. Nel secondo caso invece, l’incisione viene eseguita solo attraverso la congiuntiva. L’eventuale eccesso cutaneo è corretto con incisione cutanea subciliare o con altre tecniche alternative.

Quanto può durare l’intervento?

L’intervento di blefaroplastica può durare circa 45 minuti se interessa le sole palpebre superiori, e 2-3 ore se eseguito anche sulle palpebre inferiori. È bene sottolineare che si tratta di un intervento complesso in quanto la procedura e le varianti tecniche da adottare variano a seconda dalle caratteristiche anatomo-morfologiche del paziente. L’intervento viene solitamente eseguito in anestesia locale o in anestesia locale con sedazione.

In cosa consiste il decorso post-operatorio?

Dopo l’intervento potranno essere applicati una pomata oftalmica antibiotica o una medicazione con dei cerotti. È possibile applicare appositi occhialini raffreddanti allo scopo di ridurre il gonfiore. È inoltre consigliabile riposare con il capo sollevato su due cuscini per 2 o 3 notti. La rimozione dei punti di sutura avviene solitamente dopo 4-6 giorni dall’intervento. Altre indicazioni e precauzioni sono a discrezione del chirurgo che effettuerà l’intervento.

Quali sono i limiti della blefaroplastica?

L’intervento di blefaroplastica non elimina le rughe ai lati degli occhi, le quali vengono solo indirettamente migliorate per la distensione della palpebra. Inoltre, l’intervento non corregge l’abbassamento del sopracciglio e non modifica le pigmentazioni orbitarie.

Presso Poliambulatorio San Gaetano di Thiene (Vicenza, Veneto) è a disposizione l’ambulatorio di CHIRURGIA PLASTICA.
Si occupano di Blefaroplastica la Dott.ssa Kohlscheen Eva e la Dott.ssa Voltan Anna.

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