Bocca spalancata, occhi sbarrati e “oh mio dio ma è troppo cool”. Capita, anche fin troppo, di sentirlo rimbombare nelle orecchie, ma è  di tendenza. Sia mai che si ravani il vocabolario italiano alla scoperta di “fantastico”.

C’è poco da fare. La contaminazione con le lingue straniere ci sta, sia chiaro. Ma prende la mano e stronca schemi di logica e grammaticale, che invece potrebbero strutturarsi tra parole e sintagmi.

Ma forse può risultare interessante sapere che ‘cool’, letteralmente, significa freddo. Nel gergo comune ha assunto nota positiva solo a partire dalla metà del secolo scorso. Se fino alla fine della seconda guerra mondiale, sempre nel discorrere,  ‘cool’ indicava negatività o disprezzo a persona o  situazione, solo dopo ha assunto il senso che ha ancora oggi.

Dirlo in italiano non sarebbe così altrettanto strafico (sospiro). L’abbondare di anglicismi, messi con tattica nei discorsi, strizza l’occhiolino al consenso in un dilagare di trendy e fashion. Anche il mondo del lavoro non può fare a meno di planning, startup, privacy, spread e compagnia bella. Depauperando, però, la cara lingua italiana che cerca in qualche modo di resistere.
Aiutiamola a farlo.

P.V.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia